Rispetto a qualche giorno fa, il numero di pendolari è decisamente calato
LUGANO - Mendrisio, ore 7.31 di un "normale" giorno lavorativo. Mendrisio, grosso modo allo stesso orario, ai tempi del coronavirus. I treni sono gli stessi - quelli che collegano Mendrisio e Lugano - ma il numero di pendolari, decisamente no.
Vuoi l'introduzione da parte di molte aziende del telelavoro, vuoi il provvedimento del Governo italiano di vietare ogni spostamento o assembramento, salvo «comprovati motivi di lavoro o gravi esigenze familiari o sanitarie». Fatto sta che la differenza del numero di passeggeri sui Tilo che trasportano frontalieri (e non) su e giù per il Ticino è notevole.
E anche alla stazione di Lugano - attorno alle 8.00 - la situazione sembra quella di un giorno festivo. Con zone semi-deserte e un silenzio quasi irreale.