Niente Tavolino Magico. Almeno per un po'. Soluzioni alternative? «Non c'è stato il tempo di trovarne»
CADENAZZO - Fare la spesa al Tavolino Magico non sarà più possibile. Almeno per un po'. La chiusura di tutti i centri svizzeri, compresi i 14 ticinesi, non è stata decisa a caso. «La maggior parte dei nostri 320 volontari è composta da anziani. Come sappiamo bene sono la categoria più a rischio in questo periodo. Quella che, più di tutte le altre, deve restare a casa», ci spiega al telefono la portavoce Simonetta Caratti.
Insomma, tutelare la salute dei volontari è una delle ragioni che ha spinto ad abbassare le saracinesche dei centri di distribuzione. Ma non l'unica. «Bisogna tutelare anche i circa 1800 utenti del Tavolino, persone in difficoltà che, nella maggior parte dei casi, si muovono con i mezzi pubblici per potersi rifornire di generi alimentari», aggiunge la referente per la comunicazione.
Alternative alla classica soluzione, insomma, non sembra ne siano state trovate: «Bisognerebbe poter garantire la distribuzione all'esterno, far mantenere le distanze di sicurezza... Non abbiamo sufficienti volontari e nemmeno abbiamo avuto il tempo per organizzare un sistema strutturato e in linea con le norme delle autorità federali».
Il meccanismo, in ogni caso, non si inceppa del tutto. «Le piattaforme, da noi quella di Cadenazzo, restano aperte per ricevere i generi alimentari. Nel frattempo restiamo in contatto con le autorità per capire quando sarà possibile riaprire in sicurezza».