Chi ha scelto di "stare a casa" sotto un tetto diverso dall'abitazione primaria, ha l'obbligo di contattare il Comune
BELLINZONA - La popolazione è invitata a non uscire di casa se non per recarsi al lavoro, a fare la spesa o andare dal medico. Una raccomandazione che si sente più volte al giorno. Ma non sono pochi i ticinesi che hanno scelto di raggiungere una casa secondaria per passare questo periodo di "quasi isolamento". Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC), proprio in ragione delle raccomandazioni emanate dalle autorità cantonali e federali per l’emergenza coronavirus, chiede quindi ora a questi ultimi di annunciarsi al più presto alla cancelleria del Comune di riferimento.
Lo SMCC coglie inoltre l'occasione per ricordare, ancora una volta, che tra le disposizioni emanate dalle autorità federali è prevista per tutta la popolazione la raccomandazione di stare a casa e di uscire solamente per l’acquisto di generi alimentari, per andare dal medico o in farmacia o per aiutare altre persone.
A chi ha più di 65 anni o è già affetto da un’altra malattia si raccomanda di restare a casa da subito, senza fare eccezioni. Questi ultimi in caso di bisogno possono contattare la cancelleria del proprio Comune per disporre del servizio di consegna a domicilio.