L’anno scolastico 2019/2020 sarà valido, nonostante il periodo "da casa". E finirà il 19 giugno.
Il DECS chiede che i docenti abbiano contatti personali regolari con gli allievi. A maggio si saprà come verranno decise le note.
BELLINZONA - Il calendario scolastico 2019/2020 (con fine il 19 giugno 2020, salvo scuole professionali) è confermato. Così come il calendario 2020/2021 (inizio previsto il 31 agosto 2020). Anche le vacanze di Pasqua si terranno normalmente. È quanto prevedono le direttive trasmesse oggi dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) a tutti gli istituti scolastici, a seguito della pandemia Covid-19.
Non si perde l’anno - L’anno scolastico 2019/2020 sarà valido, nonostante il periodo (la cui durata non è ancora stabilita) di chiusura delle scuole per l’emergenza coronavirus. Le note di fine anno si baseranno principalmente su quanto fatto a scuola, ma anche il periodo a distanza potrà contribuire alla definizione del voto finale.
Un occhio di riguardo - Nel periodo d’insegnamento a distanza i docenti/operatori devono avere contatti personali regolari di interazione diretta con ogni allievo (tramite telefono, videochiamata, ecc.) e prestare attenzione particolare ai riscontri delle classi e dei singoli allievi, come pure alle situazioni di fragilità e rischio. «È necessario avere un occhio di riguardo anche per gli allievi che si ha l’impressione fatichino a seguire la didattica a distanza». In questo periodo non ci sono valutazioni sommative (ad esempio le verifiche), mentre è mantenuta una costante valutazione formativa.
Nuovi argomenti, anche a distanza - Di principio fino al 19 aprile il DECS propone la formazione a distanza con un obiettivo di consolidamento di quanto già affrontato in classe. Dopo questa data sarà possibile prevedere l’introduzione e/o lo sviluppo di alcuni nuovi argomenti.
Note, promozioni, bocciature - A inizio maggio il DECS emanerà le direttive - attente a non penalizzare nessun allievo - sui criteri per la determinazione delle note finali e/o delle note del secondo semestre, delle condizioni di passaggio e di promozione.
Un periodo “strano” ma produttivo - «Tutti gli attori scolastici stanno contribuendo, ognuno nel proprio ruolo, a reinventare la scuola per garantire ai giovani l’istruzione a cui hanno diritto, nel miglior modo possibile». Il DECS ringrazia pubblicamente il lavoro svolto da tutti in questo periodo.
Più nel dettaglio
Si tiene conto di tutto - Nella scuole elementare saranno analizzati singolarmente i casi nei quali è in corso un progetto di pedagogia speciale, quelli per i quali è previsto un monitoraggio, quelli delle unità scolastiche differenziate, quelli con un’accelerazione o un rallentamento del percorso formativo. Per l’iscrizione ai corsi A e B di quarta media e di terza media, la proposta terrà conto dello stato delle conoscenze al 13 marzo 2020. Ma, come sempre, faranno stato le note finali.
Scuole medie superiori - Ogni allievo non sarà chiamato a partecipare a più di una video-conferenza alla settimana organizzata da un docente. Le modalità di svolgimento degli esami di maturità saranno decise dalla Conferenza dei direttori della pubblica educazione. Per tutti l’attribuzione della nota finale per ogni disciplina è inderogabile.
Scuole professionali - Le modalità di svolgimento delle procedure di qualificazione nella formazione professionale, compresa la maturità professionale e specializzata, saranno decise a livello nazionale. Nelle prossime settimane, in base all’evoluzione della situazione, verranno definite date e modalità per gli esami scritti (in presenza o online) e degli eventuali colloqui orali.
Per maggiori informazioni, le direttive del DECS in allegato