Il Gruppo dell'Unità di Sinistra in Consiglio comunale interpellano il Municipio sul rogo divampato ieri pomeriggio.
Le (pessime) condizioni in cui versava lo stabile da cui si sono propagate le fiamme erano già state segnalate ai servizi cittadini in due occasioni nel 2016 e nel 2018. «Quale verifiche vennero svolte allora?»
BELLINZONA - L'incendio divampato ieri in via Pometta avrebbe potuto essere evitato? La zona dove il rogo è esploso era in regola? A Bellinzona esistono altre situazioni simili? Se lo chiede (e lo domanda al Municipio tramite un'interpellanza) il Gruppo di consiglieri comunali dell'Unità di Sinistra, che metaforicamente parlando getta benzina sul fuoco. Nel mirino di Henrik Bang - primo firmatario dell'atto - vi è per la precisione il vecchio stabile di via Pometta dal quale è partito il violentissimo incendio. «Da nostre informazioni - precisa il consigliere comunale - una cittadina aveva segnalato per ben due volte la pericolosità della situazione». La prima volta nel 2016 e la seconda nel 2018. Alla prima segnalazione i servizi della città precisavano che ci sarebbero «stati degli accertamenti sulla presenza di copertoni».
Dopo due anni di silenzio da parte della Città, la cittadina torna alla carica nel febbraio 2018: «Vorrei sapere - scrive nella missiva - se sono stati fatti gli accertamenti e se non esista alcun pericolo per gli abitanti del quartiere in caso d'incendio». La donna, poi, aveva chiesto se «fosse tollerabile» la presenza di una «simile catapecchia» in centro città e se il Municipio non potesse «agire nei riguardi del proprietario». Anche in questo caso la risposta dei servizi si è limitata a un «stiamo verificando la situazione» procedendo «ai sensi della legge dell'edilizia».
Due anni e qualche mese più tardi quella «catapecchia» è finita in fumo. Ed è pure terminata nell'interpellanza del Gruppo Unità di Sinistra. Domande (vedi box) alle quali questa volta il Municipio dovrà rispondere.
Le domande effettuate nell'interpellanza dal Gruppo di Sinistra in consiglio comunale.
Quali verifiche furono eseguite nel 2016 rispettivamente nel 2018? Furono riscontrate situazioni contrarie alle norme vigenti? Furono adottati dei provvedimenti?
Il vicino IRB è stato danneggiato? Quali misure di sicurezza vi sono per l’istituto che tratta con sostanze chimiche, virus, e batteri?
Sul territorio comunale esistono altre situazioni simili consistenti in depositi abusivi di materiale infiammabile quale pneumatici, plastiche? Se sì quale sono stati i provvedimenti dell’autorità comunale?