La catena di negozi cancella un terzo degli impieghi. Verranno chiuse tra 5 e 10 filiali
BASILEA - Ondata di licenziamenti in vista presso Tally Weijl, catena di negozi di moda attiva a livello internazionale, con sede in Svizzera e presente anche in Ticino: entro la fine del 2021 saranno soppressi fino a 800 impieghi, quasi un terzo del totale. Nella Confederazione potrebbero venir cancellate da 50 a 80 posizioni, con la chiusura di 5-10 filiali.
I numeri sono stati diffusi dalla Neue Zürcher Zeitung (NZZ): contattato dall'agenzia Awp un portavoce si è limitato a dire che entro la fine della settimana l'azienda presenterà alle banche un nuovo piano industriale che comporta profondi tagli all'organico e alla rete di vendita.
Stando alla NZZ il gruppo, noto per le sue proposte di moda orientate alle donne giovani e giovanissime, ha urgentemente bisogno di soldi per sopravvivere: sarebbero in discussione crediti Covid-19 per 25 milioni di franchi.
L'impresa ha vissuto tempi difficili anche prima del coronavirus: l'anno scorso ha generato un fatturato di 350 milioni di franchi, subendo una perdita di 2 milioni al netto dei costi di trasformazione. Come noto l'intero comparto del commercio al dettaglio stazionario è peraltro in difficoltà.
Tally Weijl impiega 2700 dipendenti, di cui 635 in Svizzera. La repubblica dei 26 cantoni rappresenta il quarto mercato più importante dopo Germania, Francia e Italia. In Ticino il gruppo ha punti vendita a Bellinzona, Locarno, Lugano, Grancia e Morbio Inferiore (Serfontana); nei Grigioni vanno segnalati due negozi a Coira.