Stamane lo SMCC e il neo presidente del Governo hanno incontrato Monsignor Valerio Lazzeri
La data indicativa per la ripresa delle celebrazioni aperte al pubblico rimane l'8 giugno. Ma Gobbi si farà promotore con Berna per trovare soluzioni che permettano un allentamento anticipato delle misure restrittive
BELLINZONA - L’indicazione di massima per la ripresa delle messe aperte ai fedeli resta l’8 giugno. Ma da lunedì prossimo vi sarà «in allineamento con le disposizioni federali anche per quanto riguarda le funzioni religiose». Il tema è stato discusso stamane a Bellinzona, presso la Cecal, dove si è tenuto un incontro su richiesta del vescovo Monsignor Valerio Lazzeri con il neo presidente del Governo Norman Gobbi, il capo dello Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) Matteo Cocchi, il sostituto capo dello SMCC Ryan Pedevilla e il vicario generale Monsignor Nicola Zanini.
L’incontro odierno fa seguito ai diversi contatti che lo SMCC ha tenuto con la Diocesi di Lugano durante la prima fase della crisi sanitaria. Contatti che hanno permesso di coordinare una serie di misure adottate dalla Diocesi di Lugano nell’ambito delle restrizioni sancite dalle Autorità cantonali e federali. Durante l’incontro è stata discussa una serie di misure che la Diocesi prevede di applicare in vista delle riaperture delle funzioni nei luoghi di culto che, secondo l’Ordinanza 2 sui provvedimenti per combattere il coronavirus (COVID-19), restano ancora sospese.
Nella discussione il vescovo Lazzeri ha ringraziato le autorità per il grande impegno profuso durante le ultime settimane, in particolare per il costante spirito di collaborazione che ha caratterizzato finora i contatti con le autorità cantonali, che hanno sempre dimostrato ascolto e apertura. Monsignor Lazzeri ha tenuto a sottolineare l’attesa dei fedeli di poter ritornare, nei tempi e nei termini migliori possibili, alla ripresa delle celebrazioni con concorso di popolo. Il presidente del Governo, dal canto suo, ha espresso grande apprezzamento per tutti coloro che in queste settimane di crisi sanitaria, hanno rispettato le disposizioni finalizzate ad evitare il rischio di contagi, rinunciando a seguire lo svolgimento delle funzioni religiose.
Il presidente del Governo intende farsi promotore nei confronti delle autorità federali allo scopo di ricercare delle soluzioni che rendano possibile, anticipatamente, un allentamento delle misure restrittive che gravano sulle funzioni religiose.