ll sindacato Ocst critica la nuova pianificazione oraria della Polizia cantonale.
LUGANO - Gli applausi vanno bene, ma… Ma c’è rammarico nel sindacato Ocst Funzionari di Polizia per la nuova pianificazione degli orari di lavoro, che ha fatto storcere il naso a diversi agenti: «Dispiace - scrive il sindacalista Lorenzo Jelmini - che in questi giorni, anziché ricevere sostegno e complimenti per il loro operato e per averlo svolto in situazioni oggettivamente difficili, i collaboratori della Polizia Cantonale sono venuti a conoscenza di alcune nuove e peggiorative modifiche sulla pianificazione degli orari di lavoro senza che le stesse fossero state discusse con le organizzazioni che li rappresentano e senza coinvolgere i diretti interessati».
Il sindacato ricorda come quella dei funzionari di Polizia è una delle categorie professionali rimaste in prima linea in questi mesi di pandemia: «Ben oltre i loro usuali turni di lavoro per garantire la sicurezza a tutti i cittadini. Da parte loro non è mai stato messo in discussione l’aumento del carico di lavoro e delle responsabilità, proprio perché coscienti di essere chiamati a svolgere un importante compito in una situazione di grave emergenza» conclude Jelmini, ricordando di avere chiesto un incontro in temi brevi con il Comando della Polizia cantonale per tornare a discutere sull’organizzazione del servizio.