Medacta ha ricevuto il via libera dalla Food and Drug Administration americana
CASTEL SAN PIETRO - Due prodotti di Medacta - un sistema per la chirurgia dell'anca e uno destinato alla spalla - sono stati omologati dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti. Lo ha comunicato ieri in tarda serata la società ticinese specializzata nella realizzazione di dispositivi medici ortopedici.
Per Medacta si tratta di una notizia rallegrante in un periodo difficile come quello attuale caratterizzato dalla pandemia di coronavirus e dalle restrizioni imposte alle attività economiche.
Sul fronte contabile, Medacta ha realizzato nel 2019 un risultato operativo a livello Ebitda di 53 milioni di franchi, in calo dagli 86 milioni dell'anno prima. L'utile rettificato si è attestato a 92 milioni, il 4% in più del 2018. Il 2020 era partito bene, prima che scoppiasse la crisi del coronavirus. Nei primi due mesi il fatturato è salito del 10-15%, poi marzo si è rivelato negativo: sull'insieme del trimestre la progressione dei ricavi è a una bassa cifra percentuale, aveva fatto sapere il gruppo lo scorso 6 aprile.
Per l'occasione, complice la pandemia, la società non aveva fornito previsioni concrete circa l'esercizio in corso: in considerazione delle numerose imponderabilità non è possibile avanzare stime a breve termine, aveva specificato il management. Tuttavia Medacta si aspetta che la ripresa possa instaurarsi verso la fine del 2020 e all'inizio del 2021. Vista la situazione, il gruppo aveva rinunciato a versare un dividendo.
Medacta ha festeggiato l'anno scorso i 20 anni di esistenza e in aprile è sbarcato alla borsa di Zurigo. Da parte sua la famiglia Siccardi, fondatrice dell'azienda, è entrata anche nel club dei super-ricchi svizzeri, un elenco stilato a ritmo annuale da Bilanz. Il quindicinale economico stima il patrimonio a 1,75 miliardi, ciò che pone i Siccardi al 107esimo posto fra i più facoltosi del Paese.