Covid-19: l'azione di solidarietà era stata lanciata lo scorso 21 aprile. E proseguirà almeno fino a fine maggio.
Ogni dipendente nel Cantone nelle scorse settimane è stato invitato a fare una donazione volontaria, a seconda delle possibilità personali. Quattro le associazioni a cui saranno destinati i fondi.
BELLINZONA - Gli unici che non hanno rischiato niente durante il Covid-19 sono stati i dipendenti pubblici, perché hanno il "posto sicuro"? La questione era stata sollevata a inizio emergenza da alcuni media. Ad esempio un editorialista dell'autorevole Neue Zürcher Zeitung aveva ipotizzato che gli statali dovessero versare un 3% del loro stipendio in beneficenza. In particolare pensando alle persone colpite economicamente dal virus.
Un risultato lodevole – Ebbene, in Ticino ci si è mossi con fermezza. Ogni dipendente nel Cantone nelle scorse settimane è stato invitato a fare una donazione volontaria, a seconda delle possibilità personali. Non è tuttavia stata fatta una campagna a tappeto. Il risultato? Allo stato attuale delle cose sarebbe stata raccolta una cifra di circa 100'000 franchi. Un risultato lodevole.
Ecco a chi andranno i soldi – Quattro le associazioni a cui saranno versati i fondi: il Centro Bethlehem delle Associazioni cristiane lavoratori internazionali, la Casa Astra dell’associazione Movimento dei Senza Voce, la Casa Martini della Società di mutuo soccorso maschile di Locarno, e il Soccorso d’Inverno Ticino.
Una cifra destinata a salire – L'iniziativa era partita lo scorso 21 aprile. E la cifra è aggiornata alla fine dello stesso mese (è dunque destinata a salire ulteriormente). I versamenti alle associazioni nel frattempo sono già iniziati. L’azione spontanea di solidarietà proseguirà almeno fino alla fine del mese di maggio.