Il Ministro degli esteri italiano è atterrato poco prima delle dieci all'aeroporto di Lugano-Agno.
Dopo l'incontro a Chiasso-Brogeda, Cassis e Di Maio avranno un faccia a faccia al Museo Vela di Ligornetto. La successiva conferenza stampa sarà trasmessa in live-ticker su Tio.ch/20 minuti.
BELLINZONA - Svizzera e Italia si incontrano. Ed è abbastanza simbolico che il primo incontro tra Ignazio Cassis e Luigi Di Maio avvenga proprio a una delle dogane tra i due Paesi - nello specifico Chiasso-Brogeda - che ha riaperto (completamente) ieri dopo quasi tre mesi. Il Ministro degli esteri italiano è giunto in Svizzera poco prima delle dieci, quando il suo aereo è atterrato all'aeroporto di Lugano-Agno. Di Maio ha in seguito raggiunto Chiasso in auto. Qui ad attenderlo vi era Ignazio Cassis che ha salutato il suo omologo italiano con il gomito, visto che la canonica stretta di mano è ancora "fuorilegge" a causa del coronavirus. In seguito i due ministri - con la mascherina - hanno tenuto un discorso per ringraziare le Guardie di confine di entrambi i Paesi per il grande lavoro eseguito durante la pandemia.
Messaggi social - Dal valico di Chiasso-Brogeda Luigi Di Maio ha pure scritto un post su Facebook: «Per il nostro turismo la riapertura con la Svizzera è un fattore molto importante, nel periodo estivo infatti sono davvero tanti i cittadini svizzeri che scelgono l'Italia per trascorrere le proprie vacanze. Con lo sblocco dei flussi turistici diamo linfa ai nostri commercianti grazie all'arrivo di turisti dall'estero». Cassis da parte sua ha invece utilizzato Twitter per ringraziare Luigi Di Maio «per l'ottima collaborazione» nella crisi Covid-19. «La frontiera che ci ha separati oggi ci riunisce». All'incontro presso il valico erano presenti anche il Presidente del Consiglio di Stato ticinese Norman Gobbi e il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni.
«Vincoli di amicizia e collaborazione» - In seguito le due delegazioni si sono trasferite presso il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto. Qui, Norman Gobbi, nel proprio intervento ufficiale, ha ricordato «i profondi e storici vincoli di amicizia e collaborazione» che legano Svizzera e Italia.
Il nodo dei frontalieri - Un legame che comprende anche i 65mila frontalieri che quotidianamente varcano il confine per venire a lavorare in Ticino e che costituiscono oltre un quarto della forza lavoro del Cantone. «Questa presenza - ha ricordato Gobbi - comporta anche notevoli criticità in merito alla pressione sul mercato del lavoro locale in termini di dumping salariale, alla concorrenza sleale e al lavoro in nero, alla mobilità transfrontaliera e alla qualità dell’aria». Il Consigliere di Stato ha poi puntualizzato quanto sia importante mettere nero su bianco l'accordo sulla fiscalità. «Tra i dossier principali che vi apprestate a discutere oggi vi è verosimilmente la firma dell’accordo sulla fiscalità dei lavoratori transfrontalieri parafato nel dicembre 2015, che giace oramai inerte da oltre quattro anni in attesa della firma del governo italiano».
«Stallo incomprensibile» - Gobbi precisa che questo stallo è «incomprensibile» per il Canton Ticino e arreca «un grave danno» al potenziale di sviluppo della collaborazione tra i due territori: «Riteniamo perciò che sia giunto il tempo di onorare l’impegno preso con il parafo dell’accordo».
Campione e i suoi debiti - Norman Gobbi ha poi menzionato le «numerose criticità» che ancora emergono a Campione. «Proprio nei confronti della comunità campionese - ha ricordato Gobbi - il Ticino ha sempre mostrato una grande solidarietà, garantendo la continua erogazione dei servizi essenziali nonostante l’enclave non abbia ancora onorato la totalità dei propri debiti nei confronti del Cantone, di enti locali e aziende ticinesi».
Dopo il faccia a faccia privato tra Cassis e Di Maio, si svolgerà una conferenza stampa congiunta che sarà trasmessa in live-ticker su Tio.ch / 20 minuti a partire dalle 12.15.