Ivo Bazzanella è stato l’unico a concludere questo apprendistato nel 2020.
Dopo il diploma il 18enne di Mendrisio è stato confermato dalla ditta che lo ha formato. Il perito: «È una formazione nuova ma con numeri in continua crescita. La richiesta di creare questa figura professionale giunge direttamente dalle ditte».
MENDRISIO - Il mondo del lavoro è in costante e continua evoluzione. E le formazioni professionali si adeguano al passare dei tempi. Alcune professioni scompaiono. Altre nascono. Tra le nuove formazioni troviamo, ad esempio, quella del riciclatore AFC.
Da dieci anni in Ticino - Un apprendistato relativamente nuovo, come ci spiega il docente e perito d'esame Giacomo Bassanini. «Questa formazione è presente in Svizzera dal 2000, mentre in Ticino è giunta dieci anni più tardi. La richiesta di crearla arrivò direttamente dalle aziende che avevano la necessità di avere lavoratori preparati anche nella teoria oltre che nella pratica, visto che i materiali da riciclare sono sempre più complessi da separare. Fino a oggi abbiamo formato in totale una ventina di persone, ma i numeri, fatta eccezione per quest’anno, sono in continua crescita».
«Percorso travagliato» - L’ultimo (e unico) apprendista a terminare il ciclo di formazione della durata di tre anni nel 2020 è stato Ivo Bazzanella che ha superato la procedura di qualificazione presso la ditta MSE Metal Service Ecologic di Novazzano. «È stato un ciclo un po’ travagliato il suo», precisa Bassanini. «Nel suo anno inizialmente erano in quattro, ma due hanno abbandonato alla fine del primo, mentre il terzo ha cambiato lavoro durante il secondo anno».
Premiazione solitaria - Ivo si è quindi trovato alla cerimonia di premiazione, svoltasi lo scorso 13 luglio, solo soletto. Così come da solo ha dovuto affrontare l’ultimo anno di formazione e gli esami finali, oltretutto con la spada di Damocle della pandemia sopra la testa. Anche se il giovane sembra aver preso la questione con filosofia.«Il fatto di essermi trovato da solo alla premiazione non mi ha creato problemi, anche se devo ammettere che la suspense e l’euforia di condividere quel momento con dei compagni mi sono un po’ mancate», ha ammesso il 18enne che abita a Mendrisio.
Quel docente speciale - Anche aver affrontato praticamente metà del suo percorso formativo in solitaria non ha pesato nella testa del ragazzo. «Ho avuto la fortuna - spiega con gratitudine Ivo - di aver un docente molto disponibile con cui ho potuto intrattenere qualsiasi tipo di discorso». Il più delle volte, poi, Ivo ha condiviso la classe con apprendisti di altri anni. «In seconda ero con quelli dell’ultimo anno, mentre quando io ero in terza con me c’era un ragazzo che frequentava il secondo».
Terzo anno influenzato (ma non troppo) dal Covid - Anche il Covid-19 non ha troppo influenzato la formazione del 18enne. «Essendo già a metà del terzo anno ho potuto tranquillamente studiare da casa visto che avevo praticamente tutte le dispense». E anche durante il lockdown Ivo ha potuto contare sulla presenza costante del solito professore. «È stato sempre al mio fianco e qualsiasi dubbio io avessi potevo sempre contattarlo su WhatsApp». Gli esami, in formato ridotto a causa della pandemia, sono poi andati per il meglio. «Ho dovuto fare solamente quelli di cultura generale e uno pratico che si è svolto nella ditta dove lavoro, non ho invece sostenuto l'esame teorico e quello di riconoscimento dei materiali». Ditta formatrice che ha deciso di confermargli la fiducia e di assumerlo. Insomma tutto è bene quel che finisce bene. Nonostante la pandemia.
In cosa consiste la formazione riciclatore AFC - La formazione scolastica ha come fulcro le conoscenze dei materiali. «Inoltre - precisa Bassanini - si studiano i macchinari, i processi, ecologia e protezione della salute oltre ad apprendere altre competenze di base come chimica, fisica, matematica, elettrotecnica». La formazione in azienda è invece incentrata sui processi, quindi ricezione del cliente e del materiale, lo smistamento, il trattamento manuale o a macchina per la separazione dei materiali, lo stoccaggio, il carico dei veicoli. «Si tratta - conclude il perito - di un lavoro prettamente tecnico, dove si lavora con macchinari per la demolizione, lo smontaggio, la separazione, la frantumazione, la pressatura».