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CANTONEUn dispositivo per testare il Covid in tempo reale

13.08.20 - 15:54
Il progetto si chiama MicroCoVSens ed è sviluppato da SUPSI, IOR ed EPFL.
Ti Press/Supsi
Un dispositivo per testare il Covid in tempo reale
Il progetto si chiama MicroCoVSens ed è sviluppato da SUPSI, IOR ed EPFL.
Permetterà diagnosi rapide ed efficaci attuabili anche da personale non specializzato. Ma non sarà pronto prima di due anni.

MANNO - A seguito della crescente diffusione globale della pandemia Covid-19, il mondo scientifico si è mobilitato per produrre in tempi rapidi soluzioni che consentano di ridurre i contagi e contenere la propagazione del virus. Le attuali procedure di analisi impongono un iter complesso che richiede diverse ore di lavoro, l’impiego di sostanze specifiche e di personale medico specializzato, e tempi d'attesa importanti. 

Un dispositivo per tutti - Il Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI, il Politecnico federale di Losanna (EPFL) e l’Istituto oncologico di ricerca (IOR) affiliato all’USI hanno unito le forze per sviluppare un progetto di ricerca congiunto che mira alla realizzazione di una soluzione diagnostica innovativa. Il progetto MicroCoVSens intende sviluppare un dispositivo portatile per il test in tempo reale del virus SARS-CoV-2 da campioni umani non trattati attraverso un consumo minimo di reagenti e senza requisiti di preparazione, utilizzabile in qualsiasi contesto anche da personale non specializzato.

Come funziona - Il sistema lavora direttamente sul RNA virale attraverso un biosensore ultra-sensibile realizzato con superfici di rilevamento attive supportate da silice porosa, con l'obiettivo di rilevare in pochi minuti e in modo affidabile un minimo di 50 copie di virus in 1 mL di campioni. Il procedimento proposto si basa su un circuito microfluidico, che come prima cosa estrae RNA da un campione di saliva. L’RNA passa poi nella zona attiva del dispositivo (coating), che presenta delle sonde di RNA complementare: se presente, la sequenza target di RNA virale viene intrappolata e identificata attraverso la misurazione della bioimpedenza della superficie Il procedimento complessivo dovrebbe durare all’incirca 10 minuti.

Sostenuto dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) nell’ambito del programma NRP 78 “Covid-19”, con un finanziamento complessivo di 1'098'174 franchi, il progetto prenderà il via nel mese di ottobre 2020, con l’obiettivo di sviluppare il dispositivo in due anni.

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