La mancata obbligatorietà creerebbe confusione. Davide Bianco, presidente di categoria: «Questa è resistenza».
Ancora troppe le segnalazioni in merito a saloni (anche estetici) in cui non ci si protegge. L’Ufficio del medico cantonale: «Eppure, le regole sono chiare».
LUGANO - Niente mascherina anti Covid perché è “solo” raccomandata, anziché obbligatoria. Accade ancora oggi in troppi saloni da parrucchiere ticinesi. A volte anche nei saloni estetici. Diverse le segnalazioni da parte di clienti infastiditi. Davide Bianco, presidente cantonale di Coiffure Suisse, è stufo. Parecchio stufo. «Non è possibile che dopo tutti questi mesi ci sia ancora qualcuno che non abbia capito le regole».
Ci si aggrappa alle virgole – In alcuni saloni, tra cui uno “testato” da Tio/20Minuti nel cuore di Lugano, ci si aggrappa al fatto che le direttive delle autorità non sarebbero sufficientemente chiare. In particolare sul sito dell’Ufficio federale della salute pubblica si farebbe riferimento a “situazioni in cui si raccomanda la mascherina”. La mancata obbligatorietà creerebbe in alcuni parrucchieri confusione e incertezza.
Non c’è più nulla da capire – «Tutte scuse – tuona Bianco –. Non si tratta di confusione o incertezza. Questa è resistenza. E non riesco a spiegare le motivazioni di simili atteggiamenti poco seri. È vero, il nostro settore non è come quello della ristorazione in cui c’è un obbligo esplicito della mascherina. Ma a me pare che non ci sia più nulla da capire. Chi non usa la mascherina, allo stato attuale delle cose, non è responsabile. Punto».
Cosa dicono le autorità – «Quando non è possibile mantenere la distanza fisica di un metro e mezzo tra due persone – ribadiscono dall’Ufficio del medico cantonale – occorre prendere provvedimenti. La mascherina è tra questi. Ricordiamo, inoltre, che il Consiglio federale ha attuato una strategia di contenimento del nuovo coronavirus basata, tra l’altro, sui piani di protezione, di cui devono dotarsi tutte le strutture accessibili al pubblico. Le regole sono chiare».
Una leggerezza intollerabile – Bianco, che già aveva lanciato diversi appelli nel corso dell’estate, è stizzito. «Anche i clienti dovrebbero reclamare con i parrucchieri e con le estetiste che non usano la mascherina. Anzi, dovrebbero indossarla a loro volta per primi. Pretendendo che chi offre loro il servizio faccia altrettanto. Questa leggerezza non è tollerabile in un momento tanto delicato. La maggior parte dei miei colleghi sembra avere capito come comportarsi, purtroppo però continuo a sentire di casi in cui si fa come si vuole. Adesso basta».