Si toccano molteplici temi, che riguardano famiglia, lavoro ma anche territorio, ambiente e salute
MANNO - Oggi, in occasione dell'ultimo appuntamento degli Stati generali delle donne organizzati da OCST donna-lavoro, un documento contenente 18 rivendicazioni è stato consegnato al consigliere di Stato Christian Vitta, in qualità di rappresentante della politica cantonale, e alla consigliera agli Stati Marina Carobbio per quanto concerne quella federale.
Dal 29 aprile a oggi sono state messe nero su bianco una serie di richieste, che prendono spunto da considerazioni ben precise. Le donne rappresentano più del 50% della popolazione, eppure la loro presenza in ambito economico, scientifico, politico e sociale è irrisoria, sottolinea OCST donna-lavoro. «Il contributo femminile alla crescita economica e sociale è sostanziale, ma il guadagno effettivo per le donne è inferiore rispetto agli uomini». La società, è emerso negli incontri, ha bisogno di nuove visioni per affrontare le sfide attuali e quelle future. Le donne dicono la loro e contribuiscono alla visione del futuro».
Tra le rivendicazioni consegnate a Vitta e Carobbio alcune riguardano orientamento e lavoro, altre l'equilibrio tra le necessità lavorative e quelle della famiglia. Poi si chiede sostegno pubblico a ricerche e studi, «ancora troppo rari», in ambito Sex & Gender Medicine, che sottolinea la diversità nella manifestazione di sintomi e malattie nel corpo maschile e femminile. Quindi si toccano i temi ambiente, territorio e architettura e le sfere di lavoro, carriera e politica.