L'antico nucleo medievale di Bellinzona è diventato comparto protetto d'interesse cantonale nell'autunno del 2019.
Il Municipio ora ha chiesto lo stanziamento di un contributo di 350'000 franchi al Consiglio comunale per il suo recupero e la sua valorizzazione.
BELLINZONA - Un altro mattone per far rivivere il nucleo medievale di Prada. È quello che vuole aggiungere il Municipio di Bellinzona - richiedendo al Consiglio comunale lo stanziamento di un contributo di 350'000 franchi per il recupero e la valorizzazione dell'antico villaggio - dopo che un anno fa era stato inserito nella lista dei comparti protetti d'interesse cantonale.
«Un unicum a livello ticinese» - «Si tratta di un esempio unico a livello ticinese (e probabilmente anche svizzero) di nucleo abitativo montano tardo medioevale», precisa l'esecutivo della Capitale sottolineando che l’antico insediamento – che si trova sulla montagna sopra a Ravecchia – è caratterizzato da vestigia, oggi abbandonate, che ancora testimoniano la presenza della comunità che lo ha abitato sino al XVII secolo».
Bene da preservare - Insomma un passato che non va dimenticato, ma bensì preservato. Per fare questo il Consiglio di Stato ha stanziato, lo scorso primo ottobre, un primo sussidio di 477'000 franchi. Sussidio questo che, insieme a quello comunale, permetterà di ottenere un importante finanziamento anche dalla Confederazione e aiuti finanziari da parte di fondazioni ed enti preposti alla valorizzazione del paesaggio in Svizzera. «Il recupero dell'antico villaggio di Prada - precisa il Municipio - risponde a obiettivi storici, paesaggistici, didattici e turistici ed è inserito tra i progetti portanti di un recente studio di valorizzazione e coordinamento d'iniziative e progetti della Sponda sinistra del fiume Ticino, con la Valle Morobbia e le zone collinari e montane limitrofe quale importante comparto da promuovere».
Il progetto - Il progetto, promosso dall’omonima Fondazione Prada, costituita nel settembre 2016 dai Patriziati di Ravecchia, Bellinzona, Daro e Carasso, dall’associazione Nümm da Prada, dalla Parrocchia di Ravecchia e dal Comune di Bellinzona, è stato allestito dall’ingegner Andrea Demarta di Preonzo. Sotto la supervisione dell’Ufficio cantonale dei beni culturali (UBC), che lo ha nel frattempo approvato, e con l’accompagnamento di un archeologo (è stato incaricato l’archeologo Giorgio Nogara) e un architetto (Sergio Cattaneo di Bellinzona), esso prevede la messa in sicurezza, il recupero della sostanza storica e la valorizzazione dell’antico insediamento e delle relative vie d’accesso con una spesa preventivata, per la prima tappa, in 1'669'000.- franchi.