Forti disagi ieri presso alcuni valichi in direzione dell'Italia per i controlli
GANDRIA / ORIA VALSOLDA - Code chilometriche ieri dal Ticino verso la vicina Lombardia. Molti frontalieri, come riporta oggi la Provincia di Como, hanno trascorso ore in colonna per attraversare il valico doganale di Oria Valsolda. Disagi, in misura minore, sono stati registrati anche presso quello di Brusata/Bizzarone. Il motivo? I controlli dovuti all'autocertificazione italiana.
Se al mattino non si erano registrati particolari disagi, la storia il pomeriggio era tutt'altra. Soprattutto perché, come raccontato da alcuni testimoni, erano in molti - nonostante le raccomandazioni delle autorità della vicina Penisola - quelli che non avevano a portata di mano l'autocertificazione.
In alcuni casi sono stati necessari alcuni minuti per reperirla, mentre qualcuno ha dovuto compilarla direttamente sul posto. Con inevitabili ripercussioni sulle auto che lo precedevano in colonna.
E prossimamente la situazione presso i valichi doganali ticinesi potrebbe farsi ancora più intensa in materia di verifiche. Il presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, ha annunciato giovedì in conferenza stampa di aver chiesto a Berna un aumento dei controlli in entrata sul territorio cantonale, nell'ottica di limitare e rallentare la circolazione del coronavirus.