A ottobre l'aggiornamento intermedio del preventivo segna un profondo rosso da 243.8 milioni di franchi.
Ad agosto il disavanzo previsto era però ancora più grande.
BELLINZONA - Il Covid-19 peserà, eccome, sulle casse cantonali. L'aggiornamento intermedio del preventivo, basato sui dati di fine ottobre, mostra infatti un disavanzo di 243.8 milioni di franchi a fronte del previsto avanzo d’esercizio di 4.1 milioni. La pandemia, quindi, avrebbe provocato una voragine di quasi 250 milioni.
Ad agosto, a ogni modo, il disavanzo previsto era ancora più grande e si attestava sui 269.5 milioni di franchi. «Determinante al riguardo - precisa il Dipartimento delle finanze e dell'economia in una nota - è l’aggiornamento delle stime del PIL relative al 2020 prese in considerazione per la valutazione dei gettiti, che prevede un leggero miglioramento rispetto ad agosto».
I dati nel dettaglio - Al peggioramento del risultato rispetto al preventivo concorrono sia una maggiore spesa per complessivi 52.5 milioni di franchi, sia minori ricavi per 195.4 milioni di franchi.
Spese pandemiche - Tra le spese troviamo 60 milioni in più di contributi per ospedalizzazioni nel Cantone, oltre 10 milioni di spese supplementari legate all’emergenza sanitaria, nove milioni di contributi in più per agevolazioni tariffali nel settore della mobilità, quattro milioni di contributi a istituti per invalidi e oltre tre milioni di contributi supplementari alle case anziani.
Crollo dei gettiti fiscali - I minori ricavi sono invece determinati principalmente dalla riduzione dei gettiti fiscali per 173.1 milioni di franchi, dal mancato incasso della tassa di collegamento per 18 milioni e dalle minori entrate dell’imposta alla fonte per 12.3 milioni. Si riducono poi di nove milioni di franchi rispetto al preventivo la quota sul ricavo IFD, di 5.5 milioni le tasse del registro fondiario, di 5.4 milioni le multe per infrazioni alla circolazione stradale, di 5.2 milioni le entrate nell’ambito della formazione professionale, di 4.9 milioni le tasse della sezione circolazione, di 4.5 milioni le tasse degli uffici d’esecuzione e fallimenti e di 2.5 milioni le tasse sulle case da gioco.
Una boccata d'ossigeno dalla BNS - A mitigare parzialmente questi effetti negativi rileviamo l’incremento di 82.5 milioni di franchi rispetto al preventivo della quota sull’utile della Banca nazionale svizzera (BNS). A tal proposito si ricorda che grazie all’ottimo risultato conseguito nel 2019 la BNS ha potuto distribuire più risorse del previsto ai Cantoni. L’incremento non è quindi strutturale e potrebbe manifestarsi in modo più ridotto nei prossimi anni.