Verdi e Forum Alternativo approvano le chiusure decise oggi dal Consiglio federale
Ma la presa di posizione non risparmia pesanti critiche a come le autorità hanno gestito la pandemia: «Si è scelto di dare un valore economico alla vita umana, atteggiamento che ha portato all’attuale ecatombe, soprattutto in Ticino»
BELLINZONA - «Finalmente» è l’avverbio con cui i Verdi e il Forum Alternativo commentano congiuntamente e con favore le chiusure decise oggi a Berna: «Finalmente il governo federale ha deciso di agire, prevedendo però ancora troppe eccezioni» si legge nel comunicato stampa intitolato «Meglio tardi che mai».
Troppo tardi - La reazione, secondo il fronte rosso e ambientalista, arriva però tardi: «Dopo mesi di agonia finanziaria le aziende toccate dalle chiusure avrebbero meritato delle procedure di richiesta di aiuti più snelle e rapide. Sebbene Alain Berset affermi di aver giocato d’anticipo, la crescita esponenziale della mortalità di questo ultimo periodo nel nostro paese dimostra il contrario».
La borsa o la vita? - Le autorità federali e cantonali, continua la presa di posizione, non sarebbero state all’altezza: «Non hanno protetto la salute delle cittadine e dei cittadini e non hanno dato il sostegno necessario alle piccole e medie imprese in grande difficoltà. Si è scelto di dare un valore economico alla vita umana, atteggiamento che ha portato all’attuale ecatombe, soprattutto in Ticino».
La pressione delle lobby - Verdi e Forum Alternativo tornano inoltre a sollecitare «misure efficaci per rallentare la trasmissione del virus, anche a livello cantonale. È fondamentale che il governo cantonale e quello federale basino la propria politica sulle conoscenze scientifiche ed epidemiologiche esistenti». Quanto all’appello all’unità, ascoltato durante la conferenza stampa da Berna, la nota, firmata dalla consigliera nazionale dei Verdi, Greta Gysin, e da Franco Cavalli del Forum Alternativo, punta il dito contro le associazioni economiche di categoria, «come Economiesuisse, Usam o Swissmem, che hanno continuamente messo il bastone tra le ruote nell’attuazione di misure più severe per il contenimento della pandemia, con il benestare del Consiglio Federale. E la politica, invece che ascoltare gli esperti della task force, ha ceduto alle pressioni delle lobby».
Attingere alle riserve della BNS - Gli aiuti finanziari sin qui elargiti, termina la presa di posizione, non sono sufficienti: «il Consiglio di Stato ticinese faccia pressione perché la distribuzione degli utili della Banca Nazionale Svizzera venga rinegoziata al rialzo. Le riserve multimilionarie della BNS non servono nel bunker, servono ai Cantoni, alle PMI e ai cittadini».