Il finanziere tedesco è accusato di truffa, appropriazione indebita e altri reati.
Un altro assente degno di nota è l'ex direttore di una società fiduciaria di Küsnacht (ZH), coimputato assieme ad altri due cittadini svizzeri
BELLINZONA - Florian Homm non si è presentato al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona, dove si è aperto in mattinata il processo per un caso di manipolazione dei prezzi delle azioni non quotate. Il finanziere tedesco è il principale imputato.
Florian Homm, che è domiciliato in Germania, non era presente all'apertura del processo, ha confermato un giornalista della televisione della Svizzera tedesca presente sul posto. Un altro assente degno di nota è l'ex direttore di una società fiduciaria di Küsnacht (ZH), coimputato assieme ad altri due cittadini svizzeri.
Il TPF ha discusso per diverse ore sul seguito di questo processo. Florian Homm, 61 anni, è accusato di truffa per mestiere, amministrazione infedele, appropriazione indebita, riciclaggio di denaro aggravato e falsità in documenti. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) lo accusa di aver guadagnato illecitamente 170 milioni di dollari in Svizzera tra il 2005 e il 2008.
I suoi tre coimputati sono accusati di riciclaggio di denaro aggravato, falsificazione di titoli e, il secondo assente, anche di bancarotta fraudolenta. Secondo l'accusa, il direttore del trust di Küsnacht sarebbe stato il gestore patrimoniale di Homm, e avrebbe ostacolato l'identificazione, la scoperta e la confisca dei beni del suo cliente. È accusato di riciclaggio di denaro per un importo di 201,7 milioni di franchi.