Record di decessi a Chiasso. A Bellinzona più 28 per cento. Ecco i numeri città per città
Il Covid ha lasciato il segno nei bilanci demografici. Emiliano Albanese (Usi): «Ma non si può trarre dai dati un giudizio sulla gestione sanitaria»
LUGANO - È un esercizio doloroso. Nei comuni ticinesi, gli addetti al controllo abitanti hanno completato nelle scorse settimane un bilancio demografico che non dimenticheranno mai. Qualcuno ha dovuto calcolare nella statistica i suoi stessi parenti e famigliari: «È stato straziante» racconta ad esempio un funzionario di Lugano. «Tutti siamo stati toccati».
Sì, perché dietro ai numeri si nascondono persone e storie. Oltre alla conferma del fatto che, in Ticino, la pandemia di Covid ha inciso pesantemente sulla mortalità. I dati - comunicati a tio.ch/20minuti città per città dagli uffici competenti - sono lì da vedere: a Chiasso 139 decessi nel 2020, il 31 per cento in più rispetto all'anno prima, a Bellinzona 492, il 28 per cento in più, a Lugano 882 (più 23 per cento).
A Locarno e Mendrisio l'aumento minore, ma comunque netto. Sono cifre "a km zero" che non confluiranno nelle statistiche nazionali - basate sul registro di Stato Civile - e a differenza di quest'ultime tengono conto del domicilio delle persone: perché anche chi è deceduto in casa anziani, ricordano gli addetti ai lavori, «mantiene di norma il domicilio nella città dove ha vissuto».
I decessi negli ultimi due anni, città per città:
2019 | 2020 | ||
Mendrisio | 162 | 186 | +14,8% |
Lugano | 717 | 882 | +23% |
Chiasso | 106 | 139 | +31% |
Bellinzona | 383 | 492 | +28% |
Locarno | 195 | 220 | +12,8% |
fonte: controllo abitanti
Il vantaggio dei dati "piccoli" è che si possono leggere, quasi, caso per caso. A Losone ad esempio - dove i decessi sono stati addirittura il 35 per cento in più dell'anno scorso - il Municipio ha osservato come a essere colpita «è stata soprattutto la componente svizzera della popolazione» ossia quella in età più avanzata. A Lugano i funzionari hanno spezzettato il dato per fasce d'età, ed è venuto fuori che tra gli ultra centenari l'aumento è stato del 55 per cento, tra i 90enni del 29,5 per cento.
Il focus: decessi a Lugano per fasce d'età
età | 2019 | 2020 | |
+100 | 18 | 28 | +55% |
90/99 | 207 | 268 | +29% |
80/89 | 269 | 332 | +23% |
70/79 | 143 | 148 | +3,5% |
60/69 | 39 | 59 | +51% |
50/59 | 19 | 27 | +42% |
fonte: controllo abitanti Lugano
La domanda delle domande rimane: perché più qui, e meno là? Vale nel confronto tra Cantoni (dove il Ticino spicca in negativo) come tra Comuni. «Le ipotesi sono molteplici» spiega il professor Emiliano Albanese dell'Usi, coordinatore del gruppo di studio Usi-Supsi Corona Immunitas. «Sicuramente va considerata la percentuale di grandi anziani in rapporto alla popolazione».
Meno importanti, invece, i fattori sanitario-politici. «Trarre dai dati un giudizio sulla gestione sanitaria» avverte l'esperto «sarebbe un errore». Non solo perché si parla di realtà dello stesso cantone (con ospedali, case anziani, regole in comune). Ma perché «gli studi epidemiologici mostrano un'incidenza discriminante dell'età dei malati» conclude Albanese. «La riduzione dell'aspettativa di vita, di fatto, ha portato a un'enorme concentrazione di decessi in pochissimo tempo». E questo i dati lo dimostrano tristemente.