Smottamento di Daro e strada ancora chiusa. Lo sfogo del proprietario del fondo in cui sorge il cantiere "sotto accusa".
«Il Comune – sostiene – avrebbe potuto sistemare la situazione già negli scorsi mesi. In attesa di stabilire di chi fossero le responsabilità».
BELLINZONA - «Il Comune avrebbe potuto sistemare la strada già negli scorsi mesi». Lo sfogo è del proprietario del terreno su cui sorge il cantiere protagonista dello smottamento di via Ai Ronchi a Daro (Bellinzona). Tutto è fermo dopo il cedimento della strada comunale a fine agosto, eccezion fatta per la messa in sicurezza. E intanto, come riportato di recente da Tio/20Minuti, i residenti della zona reclamano. «Abbiamo in mano una convenzione che dimostra come da fine settembre il Municipio potesse già mettere a posto il cedimento. In attesa di stabilire di chi fossero le responsabilità».
«Quelle quattro case le dovevamo consegnare adesso» – Sempre a Tio/20 Minuti, il sindaco Mario Branda ha dichiarato che la Città vuole risolvere la questione al più presto. La vicenda sta facendo parecchio discutere nella regione. Anche perché riguarda una zona bazzicata da escursionisti e “passeggiatori della domenica”. Al momento, lungo quel tratto non si può transitare né in auto, né a piedi. Il nostro interlocutore è seccato di fronte alla situazione. «Si stavano costruendo quattro abitazioni. Le avremmo dovute consegnare in questo periodo. Questo stop è un problema anche per noi. Abbiamo chiesto più accertamenti. Il Municipio intanto ha voluto una perizia. Non abbiamo più saputo nulla però».
«Lacune dal passato» – Il proprietario del fondo non ci sta a vestire i panni del boia. E precisa: «Il Comune su questo tratto di strada è intervenuto due volte, nel 2007 e nel 2015. Ma lo ha fatto in maniera, secondo noi, lacunosa. Può essere che il nostro progettista abbia sbagliato qualcosa, ma non vogliamo prenderci tutta la colpa noi. Non sarebbe giusto. D’altra parte una recente interpellanza del consigliere comunale Tiziano Zanetti evidenzia come la manutenzione delle strade collinari della Capitale sia piuttosto scarsa».
«I camion pesanti? Abbiamo sempre rispettato le regole» – Il Comune avrebbe però ricevuto più di una telefonata in cui si evidenziava come durante i lavori del cantiere “sotto accusa” lungo quella strada sarebbero transitati camion con una capienza ben superiore al consentito. «Uno di quei camion con la betoniera piena può arrivare alle 30 tonnellate, è vero. Nessuno dei nostri camion, però, ha mai superato il peso di 18 tonnellate autorizzato dal Comune. Li facevamo viaggiare con una capienza ridotta, proprio per restare nella norma. Non è sicuramente colpa dei nostri camion se la strada ha avuto un cedimento».
Interpellanza dei Verdi
I Verdi del Ticino (primo firmatario Marco Noi) hanno inoltrato oggi una nuova interpellanza al Municipio su Via dei Ronchi e dintorni. «Le risposte alle nostre precedenti interrogazioni ci hanno lasciato alquanto perplessi, poiché rileviamo parecchia leggerezza nella modalità con la quale il Comune, e in particolare il Municipio, si assume le proprie responsabilità». Segue una lunga lista di 16 domande sulle quali l'Esecutivo cittadino dovrà chinarsi.