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BELLINZONARiapre il bar Indipendenza, il titolare: «La polizia non ha lavorato bene»

22.02.21 - 16:41
Chiuso per assembramenti, oggi ha rialzato la serranda. Il gerente Felice Lepore: «Ingiustizia bella e buona»
foto lettore tio.ch/20minuti
La situazione in piazza Indipendenza sabato mattina
La situazione in piazza Indipendenza sabato mattina
Riapre il bar Indipendenza, il titolare: «La polizia non ha lavorato bene»
Chiuso per assembramenti, oggi ha rialzato la serranda. Il gerente Felice Lepore: «Ingiustizia bella e buona»
Dopo il ricorso, il Tram ha fatto togliere i sigilli al locale. Ma resta pendente una sanzione amministrativa da 1000 franchi per il responsabile

BELLINZONA - Oggi alle ore 14.30 la serranda del bar Indipendenza di Bellinzona si è rialzata. I clienti - due alla volta, rigorosamente - sono tornati a fare take-away, e il titolare Felice Lepore sorride come chi ha in tasca una mezza vittoria. «È stato un brutto mese, aggravato dalla sensazione di avere subito un'ingiustizia bella e buona» racconta. «Adesso ci rimbocchiamo le maniche e andiamo avanti». 

La notizia è arrivata questa mattina con una lettera del Tram all'avvocato Patrick Gianola, che per conto dell'esercente aveva presentato ricorso contro la decisione del medico cantonale di chiudere il locale. Il motivo: assembramenti eccessivi in particolare il venerdì sera e il sabato, giorno di mercato. Una decisione accolta con rabbia da Lepore, che ancora questo weekend ha segnalato come gli assembramenti - con il locale chiuso - non fossero diminuiti. 

«La motivazione è semplice ed è quello che abbiamo spiegato anche al giudice» spiega Lepore. «Gli assembramenti non erano dovuti alla nostra attività». Il Tribunale amministrativo ha concesso (per ora) l'effetto sospensivo al ricorso, permettendo quindi la riapertura del locale. Mentre resta pendente la questione delle responsabilità, una cosa è certa: le multe disciplinari della Polizia cantonale e comunale, ora, sono un deterrente in più non solo per i locali pubblici, ma anche per clienti e passanti.

«Il compito di disperdere gli assembramenti spetta alle autorità e non a noi esercenti. Anche se io, personalmente, ho provato più volte a intervenire anche al di fuori dal bar, dove non sarebbe mia competenza» lamenta Lepore. Per il gerente il problema è a monte. «La decisione di farci chiudere era ed è del tutto infondata» spiega, dichiarandosi «vittima di una discriminazione» da parte della Polizia. «Il mio bar non è l'unico in zona, e il sabato durante il mercato la gente è dappertutto. Ma gli altri esercizi non sono stati controllati. E noi abbiamo sempre rispettato le norme di protezione».

Effettivamente, la misura della chiusura - per la durata di un mese - ha interessato unicamente il bar Indipendenza. «La polizia non ha agito correttamente, in un paese democratico queste cose non dovrebbero succedere» protesta ancora Lepore, a cui - sottolinea - pesa comunque il mancato incasso di febbraio. E su cui pende ancora la possibilità di una sanzione amministrativa di 1000 franchi, su cui il Tram si esprimerà nelle prossime settimane.  

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