Gruppo Verde Speranza riunisce volontari che hanno deciso smettere d'ignorare il problema della sporcizia nell’ambiente
MENDRISIO - Manuele Giussani e Denis Ansermin, mossi dalla passione per la natura, hanno fondato la scorsa estate il Gruppo Verde Speranza, che si riunisce volontariamente tutti i sabati pomeriggio per ripulire le zone più vicine alla natura, contribuendo ad aiutare l’ambiente e gli animali che lo vivono.
Come è iniziato il vostro progetto?
«Io e Denis, dopo aver constatato la diffusione del littering nei boschi, ci siamo convinti fare la nostra parte in modo concreto. Abbiamo cominciato la scorsa estate, ci incontravamo dopo cena per raccogliere rifiuti, per oltre due ore. Poi ci siamo resi conto che le nostre camminate diminuivano sempre in distanza a causa delle continue interruzioni, dunque abbiamo deciso di ritagliarci un giorno a settimana per dedicarci a quest’attività».
E poi è nata l’idea di fondare un vero e proprio gruppo?
«Durante la prima raccolta pomeridiana abbiamo incontrato Egidio, che ci ha aiutato e si è complimentato per l’iniziativa. Mentre si allontanava sulla sua bici ci ha detto “c’è ancora speranza!”: è stato in quel momento che l'ennesimo consiglio di creare un gruppo ha preso corpo».
Come coniugate le attività del gruppo con le vostre occupazioni?
«Io sono studente all'Università Insubria di Varese, mentre Denis frequenta il "Teatro della Moda Italian Fashion Institute & Lab" come costumista. Ora ci dividiamo i compiti per gestire il nostro gruppo, siamo attivi dallo scorso mese di agosto e non ci siamo mai fermati; abbiamo cercato di far conoscere l’iniziativa il più possibile».
Avete avuto subito un buon riscontro?
«Durante le prime raccolte eravamo presenti solo io e Denis, poi la voce si è diffusa e i volontari hanno cominciato ad aderire. Abbiamo sempre un buon riscontro anche dai passanti che ci vedono nei boschi e dai comuni del mendrisiotto che ci sostengono. Abbiamo ricevuto finanziamenti da alcune associazioni ticinesi e inoltre abbiamo creato un cappellino con il nostro logo che vendiamo per raccogliere ulteriori fondi per le nostre attrezzature».
Quanti sono i volontari che si uniscono alle vostre spedizioni?
«Oggi ne contiamo 32. Spesso sono partecipanti ricorrenti, ma dipende molto dalla zona che puliamo e dalla loro disponibilità a raggiungere il luogo dell’evento. Questo favorisce un ricambio del personale, per evitare un senso di saturazione nei volontari. Ovviamente io e Denis siamo sempre presenti».
Come vi organizzate concretamente?
«Scegliamo la zona da perlustrare in base a ciò che abbiamo visto durante le nostre precedenti escursioni o che ci segnalano i volontari. Poi ci informiamo con i comuni di riferimento e poi creiamo l’evento sul nostro sito, così gli interessati possono iscriversi e partecipare. Abbiamo anche proposto delle schede informative con i dettagli di pendenza e mole di raccolta, così tutti possono scegliere l’evento più adatto alle proprie capacità».
Fate ancora passeggiate per puro piacere?
«Certamente! Capita però che anche nelle uscite di solo piacere finiamo per pulire. Tuttavia, anche le raccolte rifiuti sono un piacere, perché passiamo del tempo nella natura, con la consapevolezza che la stiamo aiutando».
Una montagna di rifiuti in 200 mila metri quadrati
Due tonnellate di peso complessivo di rifiuti raccolti (che corrispondono a 12’333 litri in volume) in 200'224 metri quadrati di area setacciata. Questi sono i dati della quantità di sporcizia raccolta dal Gruppo Verde Speranza, corrispondenti a 352 sacchi della spazzatura da 35L. «A ogni spedizione rimango esterrefatto e provo indignazione, ma ho anche voglia di fare di più», afferma Manuele Giussani.
«Siamo abituati a vedere immagini sconvolgenti sull'inquinamento nel mondo, ma mai avrei pensato di trovarmi davanti certe situazioni come quelle che ci sono capitate di incontrare. Ci si rende conto della mole d'immondizia semplicemente guardando fuori dal sentiero. Il nostro peggior nemico è il polistirolo: si trova spesso, in grandi quantità e si sbriciola, rendendo il nostro lavoro molto più difficile. I rifiuti che si trovano sempre e ovunque invece sono i mozziconi di sigaretta e le bottiglie, di plastica e di vetro».