La Città espone le proprie perplessità in merito al progetto dell'USTRA messo in consultazione.
Per il Municipio del Magnifico Borgo potenziare l'autostrada significa «privilegiare il traffico individuale a scapito dell’attrattiva del trasporto pubblico su rotaia a sud di Lugano».
MENDRISIO - La Città di Mendrisio ha ribadito le proprie perplessità e le proprie rivendicazioni al DT in merito al progetto generale di potenziamento della N2 Lugano-Mendrisio, messo recentemente in consultazione. «Si tratta - precisa il Municipio - per lo più di misure compensatorie ritenute indispensabili nell’ambito di una politica di mobilità coordinata, mirata prioritariamente a rafforzare il trasporto pubblico rispetto al traffico stradale».
Mendrisio ritiene infatti che potenziare l'autostrada significhi privilegiare il traffico individuale a scapito dell’attrattiva del trasporto pubblico su rotaia a sud di Lugano. Ragione per la quale la Città ha dichiarato la sua contrarietà al progetto federale che, così come presentato, non soddisfa l’autorità cittadina.
La Città rammenta infatti di aver sempre sostenuto la variante 4.2 del progetto che prevede la trasformazione dell’attuale carreggiata autostradale in strada cantonale per l’aggiramento dell’abitato di Bissone e la formazione di un nuovo svincolo a Maroggia-Melano in sostituzione di quello di Bissone. E questo benché Mendrisio non sia direttamente toccata dagli interventi strutturali. «Ma è chiaro - precisa il Municipio - che il nostro territorio subirebbe le conseguenze di un incremento del traffico in attraversamento».
La Città punta inoltre a una misura accompagnatoria che dovrebbe diventare prioritaria e comprendere un sostegno al suo finanziamento, ovvero la riqualifica delle sponde lacuali con il deposito del materiale di scavo delle gallerie, per creare una nuova passeggiata a lago e favorire la mobilità lenta fino all’interno della Valle del Laveggio. Un progetto, quest’ultimo, che come ricordato dal Municipio è stato promosso congiuntamente dalla Città e dal Cantone «per la valorizzazione della tratta del fiume Morée con l’integrazione di una pista ciclabile regionale, posta a ridosso dell’autostrada N2, tra le piscine di Mendrisio e via Penate» Una tratta che la Città giudica «fondamentale» per il collegamento lento con il centro cittadino e il futuro comparto di Valera.
Altre misure di sostegno finanziario rivendicate da Mendrisio riguardano invece gli interventi di moderazione o di miglioramento della qualità dello spazio pubblico sull’asse di attraversamento di Capolago, in considerazione del potenziale aumento del traffico sulla cantonale da e verso l’auspicato svincolo di Melano-Maroggia.
Infine la Città ritiene che tutti i progetti a favore della mobilità lenta «debbano essere sostenuti», in particolare i collegamenti ciclo-pedonali trasversali al fondovalle e passanti sopra l’autostrada, come per esempio la passerella di collegamento tra la stazione FFS di
Mendrisio e la piazza di Rancate, contenuta anche nel Piano direttore comunale di Mendrisio. Contro il progetto dell'USTRA, ricordiamo, un gruppo di cittadini ha lanciato circa un mese fa una petizione online che ha per ora raccolto quasi 4'500 adesioni.