La prima offerta ufficiale è di circa 5 milioni di franchi
LOCARNO - Dopo tante voci, una prima offerta concreta è arrivata sul tavolo della Santa Chiara. La clinica privata locarnese è oberata dai debiti, nei giorni scorsi la direzione ha disdetto i contratti di 10 allievi infermieri su 13, e le difficoltà finanziarie hanno indotto i proprietari a cercare nuovi acquirenti. Dopo lo Swiss medical network, ora si è fatta avanti anche la clinica Moncucco.
La struttura luganese - scrive il Caffè - è la prima a presentare un'offerta nero su bianco. Si parla di una cifra inferiore ai 5 milioni di franchi, scrive il domenicale, non lontana comunque dai 3-4 milioni vociferati una decina di anni fa, nell'ambito di trattative di acquisizione da parte dell'Ente ospedaliero cantonale (mai andate in porto).
Tanti soldi, considerando che l'immobile dove ha sede la clinica è gravato da ipoteche. Tuttavia, prosegue il Caffè, per la Moncucco si tratterebbe di una scelta strategica, volta a potenziare il reparto di neonatologia e le cure oncologiche. Il gruppo Swiss Medical network invece, già proprietario della clinica Sant'Anna di Sorengo e della Ars Medica di Gravesano, sarebbe interessato a potenziare ulteriormente la propria presenza in Ticino.
Stando al settimanale, gli occhi del settore (privato, per ora) sarebbero puntati sulla Santa Chiara fin dalla fine dell'anno scorso, quando la clinica ha denunciato una serie di ritardi nei pagamenti delle cure per i pazienti Covid da parte del Cantone.