I tempi di vendita sono aumentati del 60 per cento in un anno, un record in Svizzera. L'indagine di Homegate
ZURIGO/LUGANO - La domanda di case unifamiliari risulta chiaramente in calo in Ticino, almeno a giudicare dai tempi in cui un'inserzione di vendita rimane attiva: a sud delle Alpi questo periodo nel 2020 è stato di 147 giorni, un dato in fortissimo aumento rispetto all'anno prima (+60%) e che ammonta a più del triplo dei 43 giorni registrati a Zurigo.
Il valore del Ticino - insieme a quello della regione Vaud/Vallese - ha fatto schizzare verso l'alto i tempi di inserzione media in tutta la Svizzera, che sono passati da 61 a 77 giorni, emerge da un'analisi periodica semestrale (Online Home Market Analysis, OHMA) basata sugli annunci pubblicati sui principali portali online elvetici e di cui danno notizia oggi una di queste piattaforme, Homegate, e lo Swiss Real Estate Institute. Le altre sei regioni prese in considerazione dagli esperti presentano infatti tempi più brevi in rapporto al 2019.
Con i suoi 147 giorni il cantone italofono risulta anche avere i tempi di inserzione chiaramente più lunghi: al secondo posto si trova infatti Vaud-Vallese, molto staccato con 71 giorni. Seguono Ginevra (62 giorni), Svizzera nord-occidentale (61), Espace Mittelland (59), Svizzera orientale (58), Svizzera centrale (49) e Zurigo (43).
Nel 2020 sui portali web elvetici sono stati pubblicati più di 72'000 annunci relativi a case unifamiliari, mentre il tempo medio di inserzione è risultato di 77 giorni. Dal momento che il numero di annunci ha registrato una crescita solo marginale, pari al 4%, e che i tempi di inserzione sono invece aumentati di circa il 25%, secondo gli specialisti si può affermare che la domanda ha registrato un calo. Un possibile motivo è rappresentato dall'insicurezza registrata durante l'anno della pandemia, che potrebbe avere indotto molte persone a rimandare temporaneamente l'acquisto di un'abitazione. Nel 2019 la richiesta di alloggi in proprietà era infatti ancora in crescita.
Nell'anno caratterizzato dal coronavirus è stata spesso avanzata l'ipotesi secondo cui la popolazione tende sempre più ad abbandonare le città densamente popolate per spostarsi in campagna dal momento che, anche per via del telelavoro, è possibile mettere in conto tempi di spostamento più lunghi per raggiungere l'ufficio. Con riferimento al mercato delle case unifamiliari non è tuttavia stato possibile confermare questa ipotesi, affermano gli specialisti di Homegate e dello Swiss Real Estate Institute.