Claudio Visentin, esperto di turismo, e Jennifer Blotti, travel blogger, ospiti di Piazza Ticino. Guarda il video.
Bloccare il turismo internazionale per un po'? Impossibile. Troppe persone vivono grazie a questo settore. Convivere saggiamente col Covid sembra essere l'unica via.
LUGANO - Scegliete bene la meta in cui andare in vacanza. È l'appello lanciato di recente dal medico cantonale Giorgio Merlani. Non a caso, visto che la variante Delta del Covid sta seminando scompiglio in diverse località turistiche. Ma come si fa ad andare in vacanza con tutto questo stress? Cosa ci spinge a partire anche di fronte a mille incognite? Se ne è parlato su Piazza Ticino con Claudio Visentin, docente di storia del turismo all'USI, e con Jennifer Blotti, travel blogger.
Dopo mesi così... – «Le vacanze non rappresentano un lusso – sostiene Visentin –. Bensì un bisogno. Servono per farci ritrovare un equilibrio, soprattutto dopo un periodo così, la questione non va presa alla leggera. L'anno scorso siamo andati in vacanza e ci sono state brutte conseguenze in autunno. Ora però abbiamo l'arma della vaccinazione. La gente si vaccini, e poi parta con una certa serenità. Non è che se non si parte, la Delta sparisce».
Che confusione – Intanto però tra tamponi, autocertificazioni e formulari vari l'avvicinamento a un momento che dovrebbe essere di relax rischia di trasformarsi in una tortura. «Io sono veramente molto confusa – ammette Blotti –. E credo sia un sentimento comune a causa di tutte le restrizioni che subentrano da un giorno all'altro».
Il lato positivo – Visentin vede il bicchiere mezzo pieno. «Ci sono persone per cui la prospettiva di una piccola quarantena non è una tragedia. Questo poi è un momento storico in cui si ha la possibilità di visitare luoghi meravigliosi senza che ci sia la ressa. E in più le compagnie di volo sono decisamente più flessibili rispetto al passato. Non possiamo in ogni caso bloccare il turismo. Per tanti Paesi rappresenta una percentuale importante del PIL nazionale. Molta gente vive grazie al turismo».
«Non possiamo fermarci davanti a un formulario» – La travel blogger ribadisce come le normative cambino in continuazione. «Oggi come oggi consiglierei alla gente di andare sul Mediterraneo. Proprio perché c'è meno burocrazia allo stato attuale. Non ho mai avuto problemi a prendere l'aereo. In questo momento c'è però il timore di fare qualcosa di sbagliato, di restare bloccati da qualche parte. Non possiamo tuttavia fermarci davanti a un formulario».
«Scegliete fonti attendibili» – Secondo Jennifer Blotti una ricetta per partire leggermente più in pace con sé stessi (e col resto del mondo) c'è. «Credo che sia importantissimo informarsi bene presso i siti ufficiali. Come ad esempio il sito dell'ambasciata svizzera, quello del consolato e quello del Touring Club Svizzero. Le fonti, per partire tranquilli, sono fondamentali».
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