La pandemia colpisce duramente il gettito, ma nella cassa delle persone fisiche le entrate sono tornate a crescere
Giordano Macchi, capo della Divisione delle Contribuzioni: «Le entrate dell'imposta alla fonte sono invece sensibilmente scese». Tra le ipotesi, l'impatto del lavoro ridotto sui frontalieri
BELLINZONA - La pandemia, limitando vacanze e svaghi, ha lasciato qualche franco in più nelle tasche dei cittadini? O al contrario è stata causa di tracolli finanziari? Verrebbe da dire che ogni famiglia è infelice a modo suo. Eppure qualche segnale di maggiore liquidità sul territorio si coglie in diversi Comuni ticinesi che quest’anno stanno registrando entrate fiscali maggiori di quando non circolava il virus. Si obietterà che sono singoli casi.
Per allargare allora la visuale, dal micro al macro, abbiamo chiesto a Giordano Macchi, capo della Divisione cantonale delle Contribuzioni, qual è l’andamento attuale di alcuni indicatori fiscali. In altre parole quanti soldi stanno entrando nelle casse pubbliche dai vari rubinetti. Ma prima il capodivisione fa una premessa (vedi il box sotto).
I rubinetti che zampillano - Partiamo quindi dalla TUI, la tassa sugli utili immobiliari, le plusvalenze che si prelevano sui guadagni delle vendite fondiarie: «I dati macro attestano che la TUI nel 2021 è molto sopra la media» afferma il capodivisione. Più arduo per ora stabilirne con precisione le cause, ad esempio se sono aumentate le compravendite. Zampilla pure generoso uno dei principali flussi di cassa: «Le entrate nella cassa cantonale delle persone fisiche, dopo aver subito un’importante flessione nel 2020, sono ritornate a crescere nel 2021 e risultano leggermente più elevate che del 2019 permettendo in parte di compensare l’importante flessione del 2020» attesta il capodivisione.
Prima si pagano Comune e Cantone - A tal proposito i dati dicono che i ticinesi sono assai più solerti nel pagare le imposte comunali e cantonali, lasciando per ultimo il versamento dell’imposta federale diretta (LIFD): «È un indicatore, quasi comportamentale, che quanti erano a corto di denaro durante la pandemia, almeno il comune e il cantone lo hanno pagato» nota Macchi. Per le entrate attuali nella cassa delle persone fisiche va notato però che sono riferite ad annate fiscali precedenti (vedi box). «La cassa non è quindi un indicatore assoluto dello stato di salute dell’economia oggi» sottolinea Macchi. È però rivelatrice di una certa liquidità personale.
L'imposta alla fonte soffre - Ha invece l’immediatezza di una polaroid, la fotografia dell’imposta alla fonte che nel 2021 risulta in calo. «Le entrate, di questo che è uno anche degli indicatori economici, sono infatti sensibilmente scese» sottolinea Macchi. La pandemia ha evidentemente lasciato il segno nel sistema economico. Quanto alla spiegazione si possono formulare solo ipotesi, ma al momento attuale non vi sono certezze. Una potrebbe essere che molti frontalieri sono entrati nei vari regimi del lavoro ridotto o di astensione momentanea dal lavoro. Un’altra possibilità, è che abbiano nel frattempo perso il lavoro. Di sicuro l’imposta alla fonte segnala che non tutti i settori dell’economia ticinese sono ripartiti allo stesso modo.
In conclusione, «la situazione delle entrate fiscali - sottolinea Macchi – è costantemente monitorata. Tranne, come detto, per i ritardi sull’imposta federale diretta, direi che il sistema Paese ha retto bene il colpo. Questo almeno dal nostro osservatorio e tenendo conto che i dati sono in continua evoluzione».
Il gettito, in calo, è una cosa, gli incassi che tengono un'altra
«Prima di addentrarmi nella risposta - è stata la puntualizzazione del capodivisione Macchi - va premesso, in termini generali, che annualmente lo Stato fa una valutazione degli introiti fiscali che prevede di incassare. Possiamo già oggi affermare che nel 2020 il Canton Ticino, a seguito della pandemia, ha registrato un importante calo del gettito fiscale valutato in svariate decine di milioni di franchi. Per contro gli incassi fiscali hanno un’evoluzione diversa che dipende dal momento in cui i contribuenti pagano gli acconti e i conguagli delle imposte. Questa precisazione è importante poiché gli incassi fiscali che stiamo registrando nel 2021 si riferiscono alle prime due rate degli acconti 2021 e ai conguagli relativi agli anni precedenti. Questo dato non corrisponde dunque al gettito che viene valutato per l’anno di riferimento 2021».