Un viaggiatore d'oltralpe critica gli spazi angusti, il direttore della FLP, centimetro alla mano, ribatte
Roberto Ferroni respinge il confronto con i treni regionali della RBS: «La scelta del modello tramlink è stato obbligata dalla Confederazione per poter entrare un domani in centro città con la rete tram del Luganese. La maggiore comodità del treno bernese viene tuttavia pagata dai disabili».
LUGANO - «Ho preso il nuovo trenino. Sono rimasto deluso dai posti a sedere. Scomodissimi. Peccato!». La stroncatura del nuovissimo materiale rotabile in circolazione sulla Lugano-Ponte Tresa arriva da un utente d’oltralpe, che è anche esperto in materia.
Incontri ravvicinati - La critica all’osso: il nuovo modello “tramlink”, prodotto dalla Stadler e costruito a Valencia, presenterebbe uno spazio tra i sedili tale da rendere quasi inevitabile il contatto, lo strofinio non cercato con le ginocchia e i piedi del viaggiatore seduto di fronte. «Si sa che le nuove generazioni sono sempre più alte, questo trenino invece è comodo solo per i bassotti» sostiene il viaggiatore confederato. Che cita, quale esempio virtuoso, gli spazi interni del treno della RBS (la Regionalverkehr Bern-Solothurn). Anche questo un convoglio nuovo, costruito sempre della Stadler, ma in Svizzera, ribattezzato dagli utenti “Worbla”, che ha sostituito i vecchi modelli “Mandarinli”, i medesimi usati anche dalle Ferrovie Luganesi Sa (FLP). «Il tempo di percorrenza, 25 minuti, della linea Berna-Worb è grosso modo lo stesso. Ma con un altro comfort».
Paragone scorretto - Un confronto che Roberto Ferroni, direttore delle FLP, respinge su tutta la linea: «Si tratta di due convogli completamente diversi. Il nostro tramlink ha una larghezza di 2,4 metri, il treno regionale della RBS è largo 2,65 metri, come i vecchi “mandarinli”». Stessi modelli in passato, differenti binari imboccati oggi. Ferroni ne spiega anche la ragione: «La condizione imposta da Cantone e Confederazione per poter cambiare il materiale rotabile era la possibilità per il modello scelto di entrare un domani in centro città con la rete tram del Luganese. Il “Worbla”, che è un vero e proprio treno, a Lugano non avrebbe spazio per passare. Lo chiamiamo tram-treno, ma di fatto il nostro è un tram, come ve ne sono a Zurigo».
Metro alla mano - Il direttore rigetta anche la critica sulla comodità: «Lo spazio tra i viaggiatori, ad altezza di testa, è aumentato. Erano 125 cm sui vecchi mandarinli, sono 127 cm adesso. La seduta è quindi più ampia. Il "vostro" viaggiatore ha tuttavia ragione su un punto: lo spazio tra i sedili che si fronteggiano è diminuito da 50 a 45 cm». Quando alla disposizione degli stessi, anche qui scelta obbligata: «Il Worbla avrà anche più spazio, però lo si paga con tre gradini sul pavimento molto scomodi per le persone con handicap. Il pavimento del tramlink, invece, è completamente ribassato da cima a fondo. Ma questo obbliga a piazzare i sedili in modo tale da coprire i carrelli delle ruote. È un layout interno obbligato». Quanto al fatto che due spilungoni non possano stare seduti uno di fronte all’altro… «Ma questo succederà anche ad Aarau (con l’Aargau Verkehr), a Berna (Bernmobil) e a Basilea (BLT) dove hanno adottato i nostri stessi tramlink» conclude Ferroni.