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LUGANOUn pieno(ne) d'endorfine

22.09.21 - 16:56
La terza edizione del Festival luganese è stato un successo. Ben 1'500 persone hanno popolato la Darsena del Ciani.
Endorfine Festival
Daniele Finzi Pasca ha ricevuto il premio Marco Borradori.
Daniele Finzi Pasca ha ricevuto il premio Marco Borradori.
Un pieno(ne) d'endorfine
La terza edizione del Festival luganese è stato un successo. Ben 1'500 persone hanno popolato la Darsena del Ciani.
La direttrice: «Un simile risultato non era scontato e supera le nostre più rosee aspettative»

LUGANO - C'è grande soddisfazione per l'andamento della terza edizione di Endorfine Festival, manifestazione che è andata in scena lo scorso weekend alla Darsena del Parco Ciani di Lugano, accogliendo personaggi del calibro del giornalista Michele Santoro (qui la sua intervista), la figlia di Aldo Moro (che ha incontrato alcuni ex brigatisti) e il giornalista pachistano Hamid Mir. Nella serata di sabato, inoltre, a Daniele Finzi-Pasca è stato consegnato il "Premio Marco Borradori - In tutto ciò che genera bellezza”, un'onorificenza fortemente voluta da Endorfine.

Nonostante le limitazioni sanitarie imposte dalla pandemia e un weekend piovoso, il Festival ha comunque richiamato intorno ai suoi eventi circa 1’500 persone. Un pubblico numeroso e come sempre attento, caloroso e partecipe con numerose domande rivolte agli gli ospiti. «Il successo di questa terza edizione non era affatto scontato e supera le più rosee aspettative degli organizzatori», precisa la direttrice Roberta Nicolò. «L’introduzione del ticketing e l’accesso a tutti gli eventi solo per i possessori del certificato Covid-19, rappresentavano un doppio rischio non da poco. Fortunatamente il pubblico ha compreso entrambe le novità, non facendo mancare il proprio supporto ed entusiasmo. Tutto ciò fa ritenere che con il prossimo anno il percorso di crescita del Festival possa ulteriormente rafforzarsi, nella speranza di lasciarci definitivamente alle spalle le restrizioni pandemiche».

Una speranza che Comitato e Direzione si augurano si concretizzi, anche per programmare con maggiore serenità il cartellone 2022. «I continui cambiamenti imposti dalla crisi sanitaria in Svizzera come negli altri Paesi del mondo - sottolinea la direttrice - rappresentano infatti un enorme elemento d’incertezza organizzativo per manifestazioni di respiro internazionale».

Nel corso dell’ultimo anno, infatti, il Festival ha dovuto smontare e rimontare il programma più volte, con conseguenti ritardi in tutti i processi operativi. «Determinante, anche da questo profilo, è stato il supporto della Città di Lugano e di tutti gli sponsor pubblici e privati che sostengono Endorfine. I nostri partner ci hanno concesso una fiducia in bianco, non potendo fino all’ultimo presentare loro un programma definitivo. Questo elemento è stato importantissimo per riuscire a realizzare questa terza edizione. Un ringraziamento speciale va quindi a tutti loro, che consentono a Endorfine di esistere e al pubblico di godere d'incontri straordinari».

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