Lega e UDC dicono "no" al contributo straordinario di 500 mila franchi per il nuovo stadio.
Non manca una frecciatina riguardo la gestione della struttura: «Anonima e non in mano al club, fatto che ha spiazzato in molti»
BELLINZONA - Il Gruppo Lega dei Ticinesi – UDC di Bellinzona dice "no" al contributo straordinario a fondo perso di 500 mila franchi vincolato alla realizzazione del nuovo stadio del ghiaccio di Ambrì.
«La decisione presa - sottolinea lo stesso Gruppo in un comunicato stampa - non deve essere letta come un mancato sostegno alla Società Leventinese e al suo impegno per garantirsi, attraverso la costruzione di una nuova pista, anche in futuro un posto nell’élite dell’hockey svizzero».
Per la Lega e l'UDC, tuttavia, il momento di «crisi e difficoltà della Città», con un consuntivo (quello appena votato) in perdita di 7 milioni di franchi, «impone un uso parsimonioso e prudente dei soldi pubblici». «Prioritario - viene aggiunto - deve restare l’eventuale aiuto alla popolazione locale e a tutte quelle realtà che compongono il tessuto sociale cittadino, dai commerci ai locali pubblici, dalle società sportive a quelle culturali. Le misure di risparmio impongono purtroppo delle scelte, a volte anche dolorose».
Lega e UDC sottolineano inoltre come pure l’Ente sport sia in difficoltà «per le perdite economiche subite per le limitazioni imposte dalle norme di protezione Covid e per gli incassi al ribasso della piscina comunale durante un’estate dalla meteo sfavorevole». Quindi concludono: «Ragionando a un livello superiore, appare inoltre inopportuno che il contributo di livellamento che il nostro comune riceve da comuni finanziariamente più forti serva a finanziare la costruzione di una pista di ghiaccio, oltretutto gestita da una società anonima e non dal club. Un fatto che ha spiazzato numerose persone, indipendentemente dalla fede sportiva».