Se Bellinzona si lascia scappare il Carnevale, c'è chi è pronto ad accoglierlo a braccia aperte
Il vice-sindaco di Lugano Roberto Badaracco: «Opportunità ghiotta, ma aspettiamo la decisione della capitale»
LUGANO - Un Rabadan luganese sembra una contraddizione in termini. Ma l'idea piace al vice-sindaco Roberto Badaracco. «Perché no? Sarebbe senz'altro una ghiotta opportunità».
Il carnevale più grande del Ticino è in trattativa con il Municipio di Bellinzona, l'edizione di quest'anno è a rischio e non è esclusa una trasferta sul Ceresio. «Non posso dirlo» si è schermito il presidente Giovanni Capoferri.
E a dirlo in effetti suona strano. Ma almeno teoricamente la possibilità c'è: «Gli spazi del Padiglione Conza sarebbero perfetti» commenta Badaracco, premettendo che «c'è comunque una trattativa in corso a Bellinzona e prima di proporci come alternativa dobbiamo aspettare che la situazione si definisca».
Le cose vanno per le lunghe: in una nota il Municipio bellinzonese nel pomeriggio ha precisato che «non è stata presa ancora alcuna decisione» e che sono in corso «approfondimenti». Ma il tempo stringe: e se il Rabadan dovesse abbandonare - temporaneamente - la capitale, Lugano è pronta ad accoglierlo a braccia aperte.
«È chiaro che a Lugano c'è un po' un vuoto a Carnevale, abbiamo tante belle iniziative di piccole dimensioni. Un'opportunità come questa, anche se solo per un anno, sarebbe qualcosa si splendido». Per ora l'eventualità è stata discussa soltanto all'interno del Dicastero cultura, sport ed eventi. «Se la cosa va avanti presenteremmo rapporto in Municipio, chiedendo anche l'approvazione del sindaco e di tutto l'esecutivo» conclude il vice-sindaco.