Il Presidente del Rabadan Giovanni Capoferri esprime soddisfazione per la decisione del Municipio.
Ora occorrerà allestire un programma degli eventi che avranno luogo all'interno dell'Espocentro.
BELLINZONA - Meglio un Carnevale all'Espocentro che una Bellinzona senza Carnevale. Si può riassumere così il pensiero del presidente del Rabadan Giovanni Capoferri, entrato in carica lo scorso mese di giugno al posto del dimissionario Flavio Petraglio, dopo la decisione del Municipio dalla capitale di consentire l'organizzazione dell'edizione 2022 unicamente in maniera alternativa. «Come comitato siamo comunque soddisfatti perché l'importante era poter fare qualcosa. Un altro anno senza Carnevale avrebbe infatti potuto comportare la perdita della cultura carnascialesca nella nostra città», spiega Capoferri.
Consapevole che la decisione del Municipio non è stata semplice, il presidente si rallegra anche per la possibilità lasciata agli esercenti del centro cittadino di organizzare degli eventi. Il comitato, tuttavia, si concentrerà unicamente su ciò che verrà proposto all'interno dell'Espocentro, dall'apertura del giovedì sera (24 febbraio) alla chiusura ufficiale (martedì 2 marzo). Spetterà ora al responsabile degli eventi allestire un programma - cosa che avverrà nelle prossime settimane - che sia attrattivo per tutte le fasce della popolazione. «Ma su questo siamo fiduciosi», precisa Capoferri.
Valutare quanto il cambiamento avrà un impatto sulle finanze è prematuro, anche perché bisognerà capire come risponderà la gente. Petraglio comunque si sbilancia affermando che non sarà per forza negativo, visto che verrà a mancare parte di un'importante voce di spesa: quella relativa alla sicurezza, notoriamente parecchio elevata. Ma anche quella legata ai trasporti pubblici, normalmente gratuiti per chi è munito di un biglietto per la città del carnevale.