Manifestazione del Collettivo femminista "Io l’8 ogni giorno" davanti alla Polizia di Mendrisio.
MENDRISIO - In Ticino la polizia riceve in media quattro chiamate al giorno per casi di violenza domestica. Un dato sicuramente sottostimato, perché molte violenze avvengono senza che siano poi segnalate e denunciate. A livello svizzero, nel 2021 sono già 25 le donne uccise per mano del marito, ex-marito, compagno o ex-compagno. E anche in questo caso, questi episodi non sono che la punta dell’iceberg di una violenza che colpisce le donne quotidianamente.
Per rivendicare il diritto a un sostegno concreto e reale per tutte le donne vittime di violenza, una delegazione del Collettivo femminista "Io l’8 ogni giorno" si è recata oggi di fronte alla polizia di Mendrisio. Conscia tuttavia che non può essere solo la polizia il punto di riferimento: «È fondamentale che siano ampliati e diversificati i servizi e i punti di ascolto e sostegno alle donne».
Per questo motivo il collettivo da tempo avanza una serie di richieste. Che vanno dall’attivazione di un numero unico attivo, sempre attivo, gestito da personale femminile formato nell’ambito della violenza di genere, alla possibilità di chiedere aiuto anche tramite sms, chat e mail. Dall'offerta di punti di accoglienza e di ascolto nei luoghi pubblici offrano, alla creazione di un gruppo specifico multidisciplinare da attivare in caso di segnalazioni.
Nei prossimi giorni il Collettivo "Io l’8 ogni giorno" continuerà a scendere in strada «a far sentire la nostra voce e la nostra rabbia». Lo farà ad esempio anche giovedì prossimo (25 novembre – in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne) con una manifestazione in Piazza Grande a Giubiasco prevista alle 18.00. «Perché se toccano una, rispondiamo tutte», come si legge su un cartellone esposto oggi a Mendrisio.