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Dal miele al "nettare degli dei": «Troviamo loro una casa tranquilla»

CANTONEDal miele al "nettare degli dei": «Troviamo loro una casa tranquilla»

13.12.21 - 06:30
Il progetto dell'apicoltore ticinese Yuri Winiger: «Spostare l’apiario in una zona protetta per far felici le api»
Yuri Winiger
Dal miele al "nettare degli dei": «Troviamo loro una casa tranquilla»
Il progetto dell'apicoltore ticinese Yuri Winiger: «Spostare l’apiario in una zona protetta per far felici le api»
Ecco perché il lancio del crowdfunding: «Servono circa 85mila franchi, ma ricordiamoci l'importanza di questo piccolo amico»

CEVIO - Forse non tutti sanno che sono circa 12mila anni che usiamo il miele e i suoi derivati. Tanto che l'idromele, da esso ricavato, è considerata la bevanda fermentata tra le più antiche, anche rispetto alla birra.

Una passione, quella dell'apicoltura, che le nuove generazioni faticano ad abbracciare, come ci racconta Yuri Winiger. Il ticinese, in quel di Cevio, produce miele di tiglio e castagno: «Si faticano a trovare giovani tra gli apicoltori ticinesi - spiega -. Anche per questo, oltre che per l'importanza che questo piccolo insetto riveste nel buon funzionamento dell'ecosistema, la nostra la vediamo come una missione».

Ad oggi gli alveari di Apicoltura Winiger sono situati in Vallemaggia, in un giardino a Cevio dove le api possono trascorrere le loro giornate raccogliendo il nettare dalle diverse varietà di fiori offerte da questa valle. «Dopo aver osservato le necessità delle api e il luogo più adatto per loro, abbiamo pensato di spostarle in una zona più tranquilla e idonea» spiega però l'apicoltore.

Da qui il progetto: «spostare l’apiario in una zona (sempre a Cevio) protetta dalla foresta e con un bellissimo prato davanti che potrà dare felicità alle nostre api. Per poter curare questi bellissimi insetti impollinatori abbiamo bisogno di un nuovo spazio per un apiario e il laboratorio».

L’apiario e il laboratorio - «Attualmente - prosegue l'apicoltore - custodiamo con amore una decina di arnie. Per migliorare, abbiamo però bisogno di un apiario in un luogo protetto dal vento, e correnti d’aria fredda e dove le api possano avere uno spazio con fiori da bottinare. Vogliamo migliorare la produzione di miele aumentando il numero di arnie e contribuendo a custodire più famiglie di api. Inoltre, ci sarà da migliorare il laboratorio dove attualmente necessita delle ristrutturazioni nell’ingresso, nell’isolazione per il freddo, l’ampliamento di un locale per la produzione di idromele e del materiale per tutte le fasi di gestione delle api».

Ecco perché il lancio del crowdfunding: «Servono circa 85mila franchi, ma con il nuovo apiario le api potranno volare felicemente da un fiore all’altro e si avrà un laboratorio che migliorerà la qualità dei lavori dell’apicoltore. D'altra parte, stiamo parlando di un insetto essenziale per la nostra vita ed è un nostro compito proteggerlo».

Dal miele al "nettare degli dei" - Yuri Winiger si occupa da 5 anni della cura delle api e della raccolta del loro miele. Dopo aver seguito il corso di 1 anno per apicoltori alla scuola di Mezzana, ha potuto essere allievo per molti anni di un maestro apicoltore della Vallemaggia. «La produzione di miele si è spostata su un tipo di apicoltura più biologica e rispettosa verso l’ambiente - ci racconta -. Una pratica sempre più utilizzata dell’apicoltura biologica cerca di lavorare in modo sostenibile e tutelando l’apiario in maniera ecologica. Inoltre, garantisce una qualità del miele non scaldato, non mescolato e senza aggiunta di zuccheri alimentari. Più che un mestiere, la nostra missione è di offrire un miele completamente naturale e biologico della nostra regione del Canton Ticino».

Ma Winiger non si è voluto fermare qui. Anzi, ha deciso di cimentarsi nella produzione del "nettare degli dei", l'idromele (o come lo chiama lui: idromiele). «Si tratta di una nuova sfida per fare conoscere al nostro territorio una ricetta antica che da un processo di fermentazione naturale permette di realizzare una bevanda dal contenuto alcolico di circa 12 gradi. La produzione di idromele della Vallemaggia permetterà di offrire al nostro territorio un prodotto locale e a km 0. Inoltre, il miele raccolto al rispetto delle api permetterà di dare un valore in più ai prodotti artigianali della regione e a un mercato che valorizza maggiormente il piccolo produttore».

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