Il Municipio di Lugano ha fatto il punto della situazione sull'occupazione dell'ex Macello e ripercorso gli eventi.
«Quanto è stato deciso nelle due riunioni d'urgenza di ieri è stato messo all'opera», viene assicurato dall'esecutivo. Che aggiunge: «Siamo sempre stati disponibili a riconsegnare masserizie ed effetti personali, ma non ci sono mai stati chiesti».
LUGANO - A seguito della rioccupazione dell’ex Macello avvenuta nel pomeriggio di ieri e proseguita malgrado gli inviti della polizia e della autorità a liberare gli stabili occupati e scendere dai tetti, questa mattina la polizia è intervenuta procedendo con l’evacuazione dei locali occupati. Attualmente risulta ancora presente sul tetto una persona «e sono in atto tentativi di convincerla a scendere a tutela della propria incolumità», spiega il Municipio di Lugano, che ha voluto fare il punto della situazione attraverso un comunicato stampa. Undici persone sono nel frattempo state fermate e due arrestate, come ha confermato questa mattina la polizia cantonale.
Due riunioni d'urgenza - L'esecutivo di Lugano ha anche voluto ripercorrere gli eventi in modo dettagliato. Nel corso della giornata di ieri, il Municipio (riunitosi due volte d’urgenza) aveva deciso di presentare denuncia penale per violazione di domicilio, di impedire l’ulteriore entrata di occupanti all’interno dell’ex Macello e di conferire delega al Sindaco Michele Foletti di ordinare l’evacuazione dell’ex Macello, «dopo verifica delle condizioni operative con la polizia, quando possibile e a dipendenza dell’opportunità, nel pieno rispetto del principio della proporzionalità e di tutte le regole applicabili alle operazioni di polizia».
«Totale disponibilità» - Inoltre, il Municipio ha incaricato il Vicesindaco Roberto Badaracco di ricontattare gli occupanti - che lo avevano raggiunto telefonicamente nel pomeriggio con una richiesta di recupero degli effetti personali rimasti nell’ex Macello – per ribadire loro la totale disponibilità del Municipio a riconsegnare masserizie ed effetti personali ai legittimi proprietari, secondo le modalità già concordate con l’avv. Costantino Castelli nel corso dell’estate.
Le azioni del Municipio - «Quanto deciso dal Municipio è stato dunque messo in opera», viene assicurato. Dopo l’evacuazione, su ulteriore richiesta di chi ancora è rimasto sul tetto, il Vicesindaco si è recato sul posto, ricevendo - oltre alla richiesta del recupero degli effetti personali - anche quella della liberazione dei due occupanti arrestati dalla magistratura a seguito del ferimento di un agente. «Ma quest’ultimo tema è, evidentemente, di competenza dell’autorità giudiziaria e non del Municipio», viene precisato.
Effetti personali? «Mai ricevuto richieste» - In merito alla richiesta di recupero di masserizie ed effetti personali, il Municipio precisa che fin da subito, dopo lo sgombero di fine maggio, è stata offerta la possibilità di recuperare gli oggetti rimasti negli spazi dell’ex Macello secondo una modalità definita con l’avv. Castelli, al fine di procedere con una riconsegna ordinata degli oggetti ai legittimi proprietari ed evitare ulteriori denunce penali, come invece paventato dall’avv. Castelli. Quest’ultimo non ha mai dato seguito a quanto previsto e fino a oggi il Municipio non ha più avuto alcun riscontro o richiesta in merito.