Il comitato del Carnevale di Locarno ha deciso di posticipare al 3 aprile l'evento inizialmente previsto il 27 febbraio.
Il presidente: «Non gettiamo la spugna, ma vogliamo vivere questo appuntamento con serenità».
LOCARNO - La pandemia da coronavirus sembra finalmente allentare la presa. La situazione sta migliorando, ma – come avverte lo stesso Consiglio federale – i pericoli sul fronte della salute pubblica non sono ancora, allo stato attuale delle cose, un mero ricordo del passato. Così, in accordo con il Municipio cittadino, il comitato dell’associazione Locarnaval ha deciso di rinviare la straRisotada prevista il 27 febbraio. «Sebbene la situazione stia migliorando, non siamo ancora fuori pericolo», spiega il presidente di Locarnaval, Lorenzo Manfredi. «Un evento ricreativo come quello che vogliano regalare ai locarnesi non potrà essere vissuto con serenità, fino a quando non sarà possibile garantire la sicurezza sul piano sanitario. Perciò abbiamo dovuto prendere la decisione di rinviare l’evento del 27 febbraio».
«Non si getta la spugna, ma si rilancia» - Unico appuntamento rimasto nel calendario della Stranociada 2022 - come era stato comunicato lo scorso mese di novembre - la straRisotada è fortemente voluta dal comitato di Locarnaval per mantenere vivo anche a Locarno lo spirito carnascialesco. E per regalare nel contempo alla popolazione del Locarnese – nella splendida e ampia cornice di piazza Grande – una giornata di divertimento e musica con l’immancabile risotto della corte di Re Pardo II. «Proprio all’insegna di questo spirito il comitato ha scelto di non gettare definitivamente la spugna», aggiunge il presidente Manfredi. «È quindi nostra ferma intenzione proporre l’appuntamento con la straRisotada in un periodo non tipicamente legato al carnevale, ma durante il quale verosimilmente le restrizioni imposte dalla pandemia verranno a cadere o saranno quanto meno molto più blande». Con l’avvallo dell’Esecutivo della Città di Locarno, dunque, la data individuata è quella di domenica 3 aprile (oppure di domenica 24 aprile in caso di maltempo all’inizio del mese). Anche se fuori dal periodo carnascialesco, l’evento vorrà risvegliarne le tradizioni più classiche, partendo proprio dalla risottata della corte di Re Pardo II, fino all’intrattenimento musicale a suon di guggen e altre sorprese per regalare a tutta la popolazione un momento di spensierato divertimento all’insegna del carnevale.
Banco di prova per il futuro - «Proporre comunque l’evento, seppur in primavera, per noi rappresenta inoltre un importante banco di prova. Un ulteriore passo sulla strada della trasformazione della Stranociada, alla quale stiamo lavorando con impegno», conclude Lorenzo Manfredi. Una trasformazione che, ricordandone sinteticamente i punti essenziali, prevede una nuova data per lo svolgimento del carnevale in Città Vecchia (non più in concomitanza con il Rabadan), lo spostamento appunto della risottata in piazza Grande e, come sogno nel cassetto, anche l’introduzione di un corteo mascherato sulle sponde del Verbano.