L'allarme è lanciato da Marinella Franchini, vice presidente dell'associazione Amici Animali Ticino.
Il fenomeno si verifica in inverno, quando le strutture sono coperte da teloni che creano una falsa illusione ai felini. Risucchiandoli nell'acqua.
BELLINZONA - Avete una piscina in giardino? Attenti, in inverno potrebbe trasformarsi in una trappola mortale per gatti o altri animali. A lanciare l'allarme è Marinella Franchini, vice presidente dell'associazione Amici Animali Ticino. «Negli ultimi anni c'è stata un'escalation di casi di gatti trovati morti nelle piscine in inverno. Quest'anno ne contiamo una quindicina. Ed è solo la punta dell'iceberg di un fenomeno triste di cui non si parla abbastanza».
Tra le vittime anche bestie selvatiche – Ma perché questo problema si verifica in inverno e non anche d'estate? Lo spiega Emanuele Besomi, presidente della Società Protezione Animali di Bellinzona. «In estate le piscine sono aperte. E gli animali vedono che c'è l'acqua. In inverno invece sono ricoperte da teli che spesso non sono sufficientemente rigidi. Gli animali ci vanno sopra e poi sprofondano. Spesso si tratta anche di bestie selvatiche. È normale che chi ha una piscina tenga una certa quantità d'acqua anche in inverno. È logico. Altrimenti il gelo spaccherebbe le piastrelle. Quello che non è normale è che si continui a usare un materiale di copertura non sufficientemente rigido o a non pensare ad alternative per salvare gli animali da una morte atroce».
«Il micio muore per sfinimento» – «Continuiamo a fare sensibilizzazione su questo tema – riprende Franchini –. Invano. Vi garantisco che recuperare un gatto morto annegato è qualcosa di scioccante. Orribile. Bastano trenta centimetri d'acqua e il gatto muore per sfinimento, annaspando. Non sappiamo come mai ci sono più casi rispetto al passato. Forse c'è anche più gente che ha la piscina. A volte ci capita di trovare gli animali ancora mezzi vivi».
Una soluzione concreta – Besomi un consiglio ce l'ha. «Personalmente ritengo che il proprietario della piscina dovrebbe sempre mettere nell'acqua delle assi galleggianti oppure oblique. In modo che se un animale ci finisce dentro, poi riesce magari a salirci sopra e a salvarsi. Sono piccoli rimedi che possono salvare delle vite. Ed evitare ai volontari uno strazio indimenticabile. Naturalmente la soluzione ottimale sarebbe quella di coprire la piscina con una struttura davvero rigida, che non risucchi l'animale verso il basso. Probabilmente per questioni di costi non tutti possono permettersi un'alternativa del genere».
La voce dei veterinari
Valentina Castellotti, segretaria dell'Ordine dei veterinari del Canton Ticino, precisa: «Il fenomeno esiste, certo. Anche se noi veterinari non veniamo informati solitamente del decesso di un animale in simili circostanze. Difficile dunque quantificare e dare numeri attendibili. È senz'altro opportuno, tuttavia, continuare a fare sensibilizzazione su questa tematica».