La messa sul mercato del medicamento, per cui Pfizer ha richiesto l'omologazione più di tre mesi fa, procede a rilento.
Un portavoce di Swissmedic: «Generalmente i ritardi dipendono anche dalle aziende farmaceutiche». Il farmacista cantonale: «Potrebbero dipendere dalla definizione del prezzo nel nostro Paese».
BELLINZONA - Paxlovid, la pillola anti-Covid-19 per cui Pfizer ha presentato la domanda di omologazione lo scorso 18 gennaio a Swissmedic, non è tuttora disponibile sugli scaffali delle farmacie svizzere e ticinesi, sebbene possa già essere utilizzato dal 21 gennaio grazie a una disposizione eccezionale.
A rilento - La messa sul mercato del medicamento - già presente, ad esempio, nelle farmacie italiane da metà aprile - procede infatti a rilento, ma questo non ha nulla a che fare con la mancata omologazione del farmaco da parte dell'istituto svizzero per gli agenti terapeutici. «Generalmente i ritardi - ci spiega un portavoce di Swissmedic - dipendono dalle aziende farmaceutiche». Da parte sua il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini ipotizza che dietro ai ritardi della commercializzazione del farmaco ci possa essere «la definizione del prezzo di vendita nel nostro Paese».
Utilizzato ma non venduto - Insomma per vedere le scatole della pillola anti-Covid-19 di Pfizer sugli scaffali delle nostre farmacie ci vorrà ancora un po’ di tempo, anche se l'antivirale può già essere somministrato dal 21 gennaio nelle strutture sanitarie elvetiche. «Paxvlovid - ci spiega Zanini - è infatti formalmente utilizzabile in base a un articolo speciale dell’Ordinanza 3 sul Covid-19 che consente, in via eccezionale, l’impiego di farmaci per la terapia delle infezioni da Coronavirus anche in assenza dell’omologazione di Swissmedic. In sostanza - continua il farmacista cantonale - è sufficiente che la domanda di omologazione sia stata depositata per potere utilizzare il medicamento».
«Assunzione entro cinque giorni» - Ma cos’è e come funziona l’antivirale che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha di recente «raccomandato fortemente» alle persone più fragili e che rischiano un ospedalizzazione? Ancora il farmacista cantonale. «Il Paxlovid è un farmaco che blocca la moltiplicazione del virus all’interno dell’organismo. Sono delle pastiglie che vengono assunte per via orale e vanno imperativamente somministrate nei primi cinque giorni di malattia, altrimenti perdono la loro efficacia», sottolinea Zanini, precisando che non è ancora stato deciso se il medicamento potrà essere prescritto da ogni medico.
Due principi attivi - Il farmaco - aveva spiegato a suo tempo Swissmedic - contiene due principi attivi sintetici: il Nirmatrelvir che serve a inibire l'enzima che fa proliferare il virus e il Ritonavir che permette al Nirmatrelvir di non degradarsi troppo rapidamente nel fegato, mantenendo l'efficacia antivirale più a lungo. «Il Paxlovid - conclude il farmacista cantonale - è indicato per le persone a rischio di evoluzione grave, ma non è un'alternativa al vaccino».