Il presbitero, non nuovo a comportamenti inappropriati, è stato rimosso dalla sua funzione di Parroco.
È stato anche sospeso dall'esercizio del ministero in tutto il territorio della Diocesi di Lugano.
LUGANO - La Curia Vescovile non ha potuto fare altro che provvedere disciplinarmente nei confronti del Parroco del Mendrisiotto che la scorsa notte è stato fermato alla dogana di Ponte Chiasso in preda ai fumi dell'alcol e dopo aver guidato in maniera spericolata.
Al volante di un'auto intestata alla sua parrocchia - ricordiamo - ha dapprima effettuato diverse manovre azzardate sbandamenti e commesso alcuni incidenti. Poi, una volta fermato, avrebbe insultato gli agenti della polizia italiana e cercato, inutilmente, di sottrarsi all'alcol test. Da cui è risultato un tasso di 1,42 g/l, cioè quasi il triplo del massimo consentito.
L'uomo, che come riferisce la stessa Curia, «è un presbitero attivo nella pastorale ma non incardinato nella Diocesi di Lugano», è stato incontrato già questa mattina, poche ore dopo i fatti, dei vertici della Diocesi.
Appurato quanto successo e trattandosi di un comportamento già verificatosi in passato - l'uomo era già stato accusato di molestie in discoteca -, il prete è stato rimosso dalla sua funzione di Parroco e sospeso dall'esercizio del ministero in tutto il territorio della Diocesi di Lugano.