Addio a un uomo speciale. Con la sua azienda aveva dato lavoro a tanti ticinesi.
Classe 1945, personaggio pratico e brillante, protagonista con la sua famiglia anche di un libro. Era conosciuto per gli aneddoti che amava raccontare con particolare enfasi.
PECCIA - Per decenni aveva diretto l’azienda di famiglia specializzata in trasporti e scavi, ottenendo anche appalti importanti. Aveva dato lavoro a decine di persone nella Svizzera italiana. Giorgio Vedova, classe 1945, soprannominato "G.V." si è spento nelle scorse ore. Lasciando un vuoto enorme nella sua Lavizzara (era nativo di Peccia) e in generale in tutta la Vallemaggia.
I suoi figli, Nathalie, Liliana, Daniele e Simone, rappresentavano un orgoglio per lui. Un uomo pratico, dinamico, brillante, che si era fatto da solo, sul campo. Si definiva fortunato sia a livello affettivo, sia professionalmente. Decimo di quattordici fratelli, il "G.V.", con la sua famiglia, era stato protagonista anche di un libro, “Quelle giornate che non finivano mai” (Armando Dadò Editore).
Aveva girato il mondo, il "G.V.", ma era profondamente legato alle montagne ticinesi. Alla natura in particolare. Se ne va un grande chiacchierone, uno che a volte le raccontava più grosse di lui, un personaggio d'altri tempi, uno stratega eccezionale. Il funerale del "G.V." è previsto per giovedì a Peccia alle ore 14.