I lupi, contrariamente a quanto affermato da Germano Mattei, non influenzerebbero negativamente il turismo ticinese.
Lo ha detto Fabio Bonetti, direttore dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli.
BELLINZONA - «I lupi sono in ogni dove. E anche il turismo ne sta subendo le ripercussioni». Parola di Germano Mattei, coordinatore di Montagna Viva e co-presidente dell'Associazione svizzera per un territorio libero dai grandi predatori. «Con le vacanze alle porte, molti si chiedono se ritornare nelle Valli, se riaprire le case di vacanza, se affittare un rustico, se andare alle Capanne alpine anche solo per fare un’escursione», ha scritto Mattei in una lettera aperta rivolta ai consiglieri di Stato Christian Vitta e Claudio Zali. Ma è davvero così? Secondo Fabio Bonetti, direttore dell'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, no.
«Non c’è nessun riscontro in quanto scritto da Mattei. Il problema non esiste, non l’abbiamo proprio sentito». Nessuno sembra aver nicchiato o mostrato particolare preoccupazione: «Non ci sono state segnalazioni in tal senso da parte di proprietari di capanne piuttosto che di appartamenti». Inoltre, sottolinea Bonetti, «una delle destinazioni turistiche più importanti dell’arco alpino è il Trentino Alto-Adige. Convivono con il lupo da una decina d’anni ed è una meta di estremo successo».
Anche Ticino Sentieri si dice estraneo al presunto problema. «Da parte nostra non abbiamo informazioni in tal senso» afferma il direttore Stéphane Grounaer, «dal momento che in genere gli escursionisti si organizzano da sé, senza comunicarci le loro scelte».