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CANTONE«Permettere di lavorare sotto il sole cocente è da criminali»

20.07.22 - 06:30
Il responsabile Unia per l'edilizia sui rischi per chi fatica con la canicola: «È pericolosissimo e poco produttivo».
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«Permettere di lavorare sotto il sole cocente è da criminali»
Il responsabile Unia per l'edilizia sui rischi per chi fatica con la canicola: «È pericolosissimo e poco produttivo».
Fortunatamente con le parti padronali e i comuni si trovano accordi per venire incontro al lavoratore: «Ma manca una base legale»

LUGANO - Caldo e lavoro non vanno a braccetto. E quando il settore è quello edile il mix può rivelarsi pericoloso se non addirittura fatale. I dati parlano chiaro: secondo la Cassa nazionale svizzera di assicurazione contro gli infortuni (Suva) nei giorni con temperature superiori ai 30 gradi, l'edilizia e i trasporti registrano il 7% di incidenti in più rispetto alle altre giornate estive. «In un anno con sei giorni caldi, si tratta di circa 40 incidenti in più», spiega la portavoce Arabelle Frey.

Disidratazione, colpi di sole, cancro della pelle sono solo alcuni dei rischi ai quali si va incontro lavorando sotto il sole cocente. Alcuni operai edili crollano letteralmente sotto il peso della canicola e l'infortunio è dietro l'angolo.

«La situazione non può che peggiorare» - Un problema questo, «reale, sia sui cantieri che sulle attività affini all'edilizia e che riguarda tutti quei lavoratori costretti a fare un lavoro fisico all'esterno», sottolinea Dario Cadenazzi, responsabile del settore edilizia di Unia. Con l'innalzamento del livello d'allerta in diverse regioni, secondo il sindacalista, «la situazione non potrà che peggiorare».

Diverse richieste di aiuto - Non sono poche, difatti, le richieste di aiuto da parte dei lavoratori. «Ci contattano per fare da tramite e studiare con l'impresa e il committente un'organizzazione diversa del lavoro. In sostanza chiedono di iniziare prima al mattino e finire prima al pomeriggio», spiega Cadenazzi. Fortunatamente i feedback sono positivi: «Le imprese stanno venendo incontro alle loro richieste. Forse con un po' di ritardo, probabilmente perché speravano in un periodo di canicola più breve».

Una macchina che ingrana, ma a fatica - Per poter iniziare alle 5 o le 6 del mattino ci vuole, tra l'altro, la collaborazione dei Comuni. «Devono concedere delle deroghe al regolamento sui rumori, quindi giocano un ruolo fondamentale», prosegue il sindacalista. Insomma, la macchina si muove, anche se a fatica e in moto frammentato. Questo perché, come spiega Cadenazzi, «una regolamentazione precisa per gestire queste situazioni ancora non esiste. Ma bisogna che la Politica si muova, i periodi di calura protratta sono sempre più di frequenti e non possono quindi essere considerati più eccezionali».

«Permettere di lavorare così è da criminali» - Il responsabile Unia per l'edilizia è lapidario, «permettere lavori fisici all'esterno, alle quattro del pomeriggio, è da criminali. Il rischio di avere incidenti o malattie è altissimo, per non parlare del rendimento che, per forza di cose, precipita assieme al morale dei lavoratori».

«Manca una base legale» - Il Governo in questo senso fa ciò che può: «Il Gruppo operativo salute e ambiente (Gosa) tematizza molto bene il pericolo della canicola e puntualmente rende attente le parti padronali e sindacali quando c'è un allarme. Mancando però una base legale, è chiaro che tutto sta alla sensibilità delle imprese e dei committenti che, in un'epoca di forte concorrenza del lavoro, non è così scontata».

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COMMENTI
 

vnm4ever 2 anni fa su tio
Finalmente che qualcuno pensa a queste persone, sentire i lavori alle 5 del mattino non mi dà fastidio se so che questo può migliorare le loro condizioni di lavoro.

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a vnm4ever
Si però devi anche capire che iniziare alle 5 vuol dire per un frontaliere alzarsi alle 3, tu dormi tranquilla e forse senti qualche rumore poi metti i tappi e chissenefrega ma a chi gli si sconvolge la giornata forse qualche inconveniente più del tuo lo avrà di sicuro, incluso andare a dormire con le galline perché un certo numero di ore di sonno lo devono pur fare. Mica tutti sono in giro la sera a ca. zz. sleghiate, convieni?

centauro 2 anni fa su tio
Io passo metà giornata all'esterno con questo caldo torrido, si lavora male e ci si affatica notevolmente, vero che bisogna organizzarsi al meglio e non è semplice. Bisogna essere comprensivi da parte di chi lavora e coordina in ufficio comodamente con il climatizzatore!

F/A-19 2 anni fa su tio
Come dire che nella metà del mondo sono tutti criminali, ma smettiamola di prestarci le pallottole a furia di limitazioni.

vnm4ever 2 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Da dove scrivi esattamente c’è l’aria condizionata fissa oppure usate il pinguino?

Minho 2 anni fa su tio
Risposta a vnm4ever
Io lavoro sui tetti, la nostra ditta ha adottato orario 6-14 e siamo felici, se così parli tu sicuramente no. Stai 8/9/10 ore sotto il sole! Nel resto del mondo, dopo le 12 si fermano e riprendono anche dopo le 17. Io ho avuto colleghi che sono svenuti con vomito e nausea, con pure il rischio alcuni di finire giù dal tetto mentre lavoravano sul bordo! Per favore prima di dire stupidaggini rifletti!

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a vnm4ever
E tu scrivi solo perché non hai niente di meglio da fare?

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a Minho
Nella mia ditta invece non si lavora sui tetti, l’edilizia non è fatta solo di asfaltatori o copritetti. I miei dipendenti fanno orari normali, si lavora prendendo tutte le precauzioni del caso. Del resto in mezzo mondo le temperature sono quasi sempre come da noi in questi 4 giorni, lavorano comunque. Potremmo anche cambiare le regole e lavorare di notte, salvo che chi vuol dormire avrà rumori, basta cambiare le regole, fare degli adattamenti o far finta di niente. Un minatore non ha di questi problemi, chi lavora nell’alto Ticino nemmeno, tutto dipende.

Andy 82 2 anni fa su tio
Risposta a Minho
bravo ho lavorato per anni anche io sui cantieri ma buona parte dei chi commenta qui nn sà vagamente come si lavora sotto il sole... dovrebbero vergognarsi

Afrodita 2 anni fa su tio
Inumano anche nella Svizzera interna lavorano soto il caldo e no va bene . Dobbiamo avere l'opportunità tutti di lavorare in condizioni dignitose. Non è possibile far lavorare alle persone soto questo sole 😢

Fabix76 2 anni fa su tio
Io lavoro da anni sotto il sole e al caldo… Basta solo organizzarsi … O smettere prima e recuperare dopo

Minho 2 anni fa su tio
Risposta a Fabix76
Esatto, iniziare presto e finire presto, oppure iniziare normale finire presto e riprendere più verso sera!

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a Fabix76
Non è chiaro se lavori sotto al sole o se prendi provvedimenti, prima dici che lavori sotto al sole poi dichiari che ci si può organizzare non lavorando nelle ore più calde ma riprendendo diciamo dalle nove di sera a mezzanotte. Bene, poi vai a dormire e ti alzi alle 4 per riprendere alle 5/6, ma se hai dipendenti che per lavorare devono farsi 100km non funziona, capisci che tutto dipende.

MammaLalla 2 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Quanti ticinesi lavorano nei cantieri, sotto la stecca del sola, a 100 km da casa in Ticino, se percorrendo 100 km attraversi praticamente tutto il Ticino?

pag 2 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
dipende soprattutto se a commentare e' il datore di lavoro

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a MammaLalla
Pochi, infatti chi lavora nei cantieri arrivano dall’estero, io ne avevo uno che arrivava da Novara addirittura e tutti i giorni. In più aggiungi il tempo in colonna che non è poco, capito mi hai?

Andy 82 2 anni fa su tio
Risposta a MammaLalla
frontalieri...loro mica si lamentano...

Evry 2 anni fa su tio
Penso proprio che iognuno di loro sarebbe disposto a lavorare durante le ore più fresche! Ma i sindacati..... mettono il naso da pertutto ! auguri
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