I docenti del Liceo di Lugano 1 «disapprovano fortemente» la manovra dell’Istituto di Previdenza del Canton Ticino
Quindi chiedono al Governo, al Parlamento di intervenire.
LUGANO - Nella sua prima riunione plenaria del nuovo anno scolastico tenutasi oggi, 24 agosto 2022, il Collegio dei docenti del Liceo di Lugano 1 ha «disapprovato fortemente» la riduzione del tasso di conversione decisa dall’Istituto di Previdenza del Canton Ticino (IPCT) a decorrere dal 1° gennaio 2024. Quindi ha chiesto che «sia trovata una soluzione politica che possa garantire il mantenimento delle attuali condizioni contrattuali».
«Unitamente alla retribuzione e all’onere lavorativo - è stato sottolineato nel corso della riunione -, le condizioni previdenziali costituiscono un fattore determinante negli accordi previsti dai contratti di lavoro. Malgrado ciò, nell’ultimo trentennio i docenti e le docenti ticinesi hanno dovuto fare i conti con una trentina di modifiche di tali accordi estremamente penalizzanti».
Misure che, hanno aggiunto i docenti, «si ripercuotono su tutta la carriera professionale e oltre». A ciò si aggiungerebbero «i numerosi contributi di solidarietà e di risanamento trattenuti dai salari e l’aggravio di un’ora lezione ai docenti cantonali nel 2004, che corrisponde a una decurtazione salariale del 4% circa».
Il Collegio dei docenti del Liceo di Lugano 1 ritiene dunque che qualsiasi riduzione del tasso di conversione senza compensazione totale delle perdite da parte del datore di lavoro, «in un contesto in cui per tutta una generazione è già previsto un grave degrado delle condizioni pensionistiche, sia inaccettabile».
Alla luce di queste constatazioni, il Collegio dei docenti del Liceo di Lugano 1 chiede:
1. al Consiglio di Stato di fornire i mezzi finanziari necessari all’Istituto di Previdenza del Cantone Ticino affinché questo possa rinunciare alla paventata riduzione del Tasso di conversione o, in via subordinata, chiede all’Istituto e al proprio datore di lavoro di trovare soluzioni atte a garantire la copertura e la stabilità dell’IPCT senza peggiorare ulteriormente le condizioni salariali e previdenziali dei/delle propri/e dipendenti/assicurati/e e dei/delle futuri/e pensionati/e;
2. al Consiglio di Stato e al Parlamento di correggere urgentemente l’Art. 12 della LIPCT, specificando come il mancato adeguamento delle rendite al rincaro fino al 15% cumulato sia da applicare solo alle rendite in primato delle prestazioni.