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Quindici mesi di carcere per un 38enne processato oggi alle Assise correzionali di Lugano
LUGANO - Tentava di ricattare i clienti dei postriboli del Luganese dicendo di avere delle loro foto nei locali a luci rosse e chiedendo mille franchi in bitcoin per non farle vedere alle loro famiglie.
È per questo motivo che un 38enne è stato oggi condannato a 15 mesi di prigione (sospesi per due anni) alle Assise correzionali di Lugano.
Il reato per cui era accusato è quello di «estorsione ripetuta, in parte tentata e in parte aggravata». Infatti, come riportato dalla Regione, solo una persona (su nove in totale che l'uomo ha tentato di ricattare) ha versato i mille franchi richiesti. Per quanto riguarda le generalità delle sue "vittime", l'imputato le cercava sul Sito della Sezione della circolazione tramite la targa della loro vettura, posteggiata fuori dai locali.
In sua difesa, il 38enne ha dichiarato di aver agito in questo modo perché pensava di ottenere «soldi facili», in quanto «in difficoltà a livello finanziario». L'uomo ha quindi ribadito di essere «pentito» delle sue azioni.
