I lavori di riqualifica svolti sulle rive del fiume hanno reso l'area attraente, sia per gli abitanti che per i turisti
GIUBIASCO - Durante l’ultima estate, torrida per la popolazione, è stato importante poter accedere alle rive dei laghi e ai corsi d'acqua. La Legge sulla Pianificazione del Territorio (LPT) prevede che occorre «tenere libere le rive dei laghi e dei fiumi e agevolarne il pubblico accesso e percorso». Con un'interpellanza, Maura Mossi Nembrini del partito Per Più Donne, chiede quindi lumi all'Azienda Multiservizi di Bellinzona sul perché l'accesso al fiume Morobbia, dal nucleo di Giubiasco, sia vietata.
La Confederazione stabilisce i principi della pianificazione territoriale, la cui attuazione spetta però ai Cantoni. Le autorità cantonali e comunali devono attenersi a tutti i principi di pianificazione territoriale, tra cui anche quello riguardante le rive dei laghi e dei corsi d'acqua.
«La popolazione ha interesse ad avere accesso alle rive dei laghi e a poter passeggiare lungo i laghi o nelle vicinanze delle rive. Lo dimostrano i progetti di riqualifica dei corsi d’acqua promossi dal Cantone, ma anche dalla Città di Bellinzona», spiega Mossi Nembrini.
Il Piano d’Azione Comunale (PAC) della Città ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione dell’estesa rete di corsi d’acqua, composta dal fiume principale Ticino e da tutti i suoi affluenti, con la creazione d'itinerari e luoghi di svago, che offrono degli interessanti ambienti naturali attraverso i contesti urbani a disposizione di tutta la comunità.
«È giusto ricordare che il turismo a Bellinzona non si trova più solo all'interno del quartiere, anzi va detto che è ben distribuito su un territorio più ampio grazie al proliferare degli airbnb; laddove poi è così importante come nel quartiere di Giubiasco, risulta fondamentale offrire e presentare ai turisti (e non solo a loro) il nostro paesaggio naturale in cui trovare svago», conclude Mossi Nembrini.
Le domande poste da Mossi Nembrini al Municipio
1. Per quale motivo AMB ha bloccato fisicamente l’accesso (anche pedonale) sulla strada, prima aperta al pubblico, che conduce alla riva del fiume Morobbia?
2. Se le motivazioni sono riconducibili alla sicurezza della strada (caduta sassi), quest’ultima non dovrebbe esse garantita anche agli addetti ai lavori che accedono e che si occupano della pulizia della strada?
3. AMB intende abbandonare la strada di accesso dal nucleo alla sua centrale idroelettrica o metterla in sicurezza?
4. Sempre più gli esercizi commerciali si affacciano sulle piazze e strade pubbliche. Il Municipio non ritiene che un decoro di quest’ultimo, dal profilo della pulizia e della cura degli spazi pubblici, sia importante non solo nel salotto del Centro di Bellinzona, ma anche nei quartieri dove vi sono diverse strutture ricettive?