In Ticino circolano decine di auto ucraine: quali norme ne regolano la permanenza?
Lo spiega Aldo Barboni, sostituto Caposezione della circolazione.
BELLINZONA - Auto con targa ucraina: se ne vedono spesso circolare sulle strade del Ticino. Ma come è regolata la loro permanenza e - in caso di sinistro - chi risponde di eventuali danni visti i teatri di guerra in corso? Aldo Barboni, Sostituto Caposezione della circolazione, chiarisce alcuni aspetti legati proprio all'ingresso nel cantone di automobilisti ucraini.
Le deroghe alle normali direttive di legge in materia di circolazione per chi arriva dall'Ucraina - «La circolazione su territorio elvetico dei veicoli con targhe ucraine è regolata dall’Ufficio federale delle strade (USTRA) - premette - che ha emanato delle direttive in merito e le aggiorna regolarmente in base all’evolversi della situazione. Queste direttive specificano un particolare e provvisorio regime di ammissione alla circolazione, che non prevede termini di segnalazione e importazione dei veicoli guidati dai cittadini ucraini residenti in Svizzera».
II permesso S consente di circolare in Svizzera con un'auto targata Ucraina per 12 mesi - Quel particolare e provvisorio regime di ammissione cui fa riferimento Borboni trova facile terreno di applicazione attraverso l'autorizzazione al soggiorno in territorio elvetico data dal permesso S (quello che assegna uno statuto di protezione e che per un anno dà diritto a soggiorno, alloggio, assistenza, cure mediche e istruzione).
Molti degli automobilisti ucraini che passano il confine svizzero lo richiedono e a tanti viene concesso. Questo significa che potranno con quell'auto a targa ucraina continuare a circolare - in Ticino come in tutti gli altri cantoni - «fintanto che il Permesso S del detentore del veicolo è valido» spiega Borboni. Che ricorda come in questo caso «non vi sia un termine imposto dall’autorità per l’immatricolazione con targhe svizzere».
Incidenti con auto ucraine in Ticino: cinque sinistri registrati da aprile a oggi - Il discorso con Borboni si sposta sul capitolo incidenti: l'Ucraina è messa a ferro e fuoco, gli edifici sono distrutti, tante città sono ridotte a un cimitero di macerie e tanti uffici ed enti non esistono più. In caso di sinistro tra un automobilista elvetico e ucraino - in Ticino da aprile a settembre se ne sono registrati cinque - la copertura economica dei danni (qualora la responsabilità dell'incidente sia imputabile al cittadino ucraino) come potrà essere garantita? «Se il veicolo è validamente assicurato, l’Ufficio nazionale di assicurazione mette il danno a carico della compagnia ucraina» risponde Borboni.
Chi paga i danni se il veicolo con targa ucraina fosse privo di copertura assicurativa o - per lo stato di guerra - la compagnia non fosse più reperibile? - D'accordo, ma siamo in guerra, molte agenzie non esistono più e ci saranno compagnie assicurative di quel Paese che magari non dispongono più di coperture finanziarie. Un malcapitato guidatore di Genestrerio qualora dovesse malauguratamente essere tamponato da un automobilista ucraino privo di copertura o la cui compagnia risultasse irreperibile, a quale "porta di risarcimento" dovrà andare a bussare? «Beh, interverrà il Fondo nazionale di garanzia a coprire il danno» ricorda il Sostituto Caposezione della circolazione.
Non cambia invece - scaduto il termine di 12 mesi - l'obbligo di «dovere convertire la patente ucraina in una svizzera anche per chi si trovasse ancora in possesso di un permesso S» ricorda il funzionario.