Ha iniziato in un laboratorio a soli 13 anni. Oggi realizza accessori di lusso e organizza esposizioni e sfilate
LUGANO - La si potrebbe definire l’enfant prodige della pelletteria ticinese. A soli 19 anni (e a tre mesi dalla maturità liceale), la ticinese Iris Di Costantino ha alle spalle già sette esposizioni, un vernissage e due sfilate nelle quali hanno saputo farsi notare i suoi prodotti, tra borse, necessaire, cinture e accessori vari. A oggi vanta oltre 500 pezzi, tutti realizzati rigorosamente a mano. Nonostante la giovanissima età, ha ben a fuoco qual è il suo sogno e sta lavorando sodo per realizzarlo.
L’ultima passerella è stata quella del Palazzo dei Congressi, lo scorso primo ottobre. «Per prepararla ci sono voluti mesi - ci racconta -. Le modelle erano tutte mie amiche, ma siamo riusciti a riunire oltre 200 persone. È stato un successo».
Iris fa tutto da sola. Gestisce la pagina Instagram @irisdicostantino e si occupa del design e della realizzazione di ogni singolo pezzo. «Con tecniche al 100% artigianali - ci tiene a precisare -. Non uso macchinari, faccio tutto con coltello, martello... alla vecchia maniera. E poi mi occupo anche della parte promozionale».
Un viaggio iniziato a 13 anni - Una passione, la sua, che si è accesa a soli 13 anni. «Ho conosciuto per caso un artigiano, vicino Zurigo. Per tutta la vita si era occupato di scarpe, ma a un certo punto ha deciso di creare borse». Entrambi si sono fiutati ed è scattato qualcosa. L’artigiano ha aperto le porte del suo laboratorio a questa ragazzina. «Ho iniziato in una fredda cantina tra coltelli e l'odore di pelle».
Iris non è l'unica apprendista, con lei c'è anche gente adulta, lì per carpire quell'antica arte. Eppure a quella che è appena un'adolescente, il suo maestro un giorno fa una confessione: «Solo in te vedo la persona che potrebbe portare avanti questo mestiere». Arriva quindi il giorno in cui viene costretta a congedarsi: «Non ho più nulla da insegnarti», le dice il suo mentore.
Il mondo della moda - Una favola d'altri tempi che proietta Iris, all'epoca 16enne, in un mondo attualissimo, quello della moda. «Avevo già iniziato con le prime esposizioni - prosegue -. Sento che è il momento e al Lac organizzo la mia prima sfilata».
Un'etica solida... - La 19enne ha un'etica del lavoro molto solida: «Ci tengo che sia tutto fatto interamente a mano, in vera pelle, che sia unico e che possa durare per tutta la vita». Anche i materiali utilizzati vengono scelti pezzo per pezzo. «Pochi giorni fa ero in Toscana. Un viaggio che mi ha permesso di selezionare le pelli, molte delle quali pregiate». Con un po' di sfacciataggine, questa giovane donna si è affacciata in quei laboratori che generalmente trattano con le grandi griffe, ed è riuscita a ritagliarsi il suo piccolo spazio. «Di solito ti considerano solo se arrivi col camion. Io faccio pezzi unici, arrivo lì per una manciata di pelli. Eppure mi hanno dato la possibilità di guardarmele una a una, scegliendo quella perfetta».
Quelle di Iris non sono chiaramente le borse economiche dei grandi magazzini: «Sono pezzi unici, personalizzati all'occorrenza. E i materiali costano un occhio della testa. Per un centimetro di coccodrillo ci vogliono 25 franchi».
... e un sogno - Questa ragazza insegue un obiettivo ben preciso: «Vorrei che il mio diventasse un marchio riconosciuto ed esclusivo, ma allo stesso tempo coerente e legato saldamente all'etica e alla qualità che perseguo con tutta me stessa. E che diventasse anche testimonianza del fatto che bisogna tirare fuori i sogni dal cassetto e farli sbocciare».