Il Comandante Bossalini si è espresso sulla decisione del prepensionamento: «Sono molto deluso dai partiti»
LOCARNO - «Il clima è diventato molto difficile, l'idea che mi ha spinto (a lasciare, ndr.) è quella di ridare un po' di tranquillità al Corpo».
Lo ha dichiarato il comandante della Polizia comunale di Locarno, Dimitri Bossalini, in un'intervista alla Regione, in cui ha parlato della «scelta dolorosa» del prepensionamento annunciato ieri, a seguito delle numerose discussioni e polemiche delle scorse settimane.
Ma come si sente Bossalini, in questo momento? «Da una parte mi scarico di un peso che ho sul cuore, anche perché la faccenda di mio figlio ha aumentato la pressione su di me. Sottolineo a questo proposito che per me all’interno del Corpo è sempre stato un soggetto come chiunque altro, anche se qualcuno ha cercato di far credere il contrario».
Ma cos'è successo? «Purtroppo sono subentrate tensioni partitiche dettate da schemi che vogliono essere cambiati in vista, credo, delle prossime elezioni comunali. C’è gente che ha preso ogni spunto possibile per mettere alla berlina prima il mio capodicastero, poi il sottoscritto». Eppure il lavoro stava andando bene: «L’approccio che ho cercato di promuovere – non improntato sulla gentilezza "tout court", ma piuttosto sull’autorevolezza – è ben recepito e apprezzato dalla popolazione. Stavo costruendo per il bene della gente, e non per il bene di un partito».
È quindi stato vittima di un sistema partitico... «Purtroppo qualcuno mi ha attaccato in modo virulento, usando la strumentalizzazione come mezzo. Lo devo dire: sono estremamente deluso dai partiti, ma dall’altra parte mi solleva molto aver ricevuto maggiori attestati di stima e vicinanza oggi che me ne vado rispetto a quando ero stato nominato al Comando», ha detto Bossalini, aggiungendo che «da questo discorso vorrei escludere il Municipio come collegio, perché tutti e 7 i singoli municipali mi hanno trasmesso stima e vicinanza fino all’ultimo».
Quindi la decisione del prepensionamento. «A un certo punto bisogna chiedersi cosa si può ancora dare nelle condizioni politiche e mediatiche in cui ci si trova. Mi spiace molto per gli agenti».